Il Carnevale di Acireale è sicuramente uno degli eventi più autentici e coinvolgenti di tutta la Sicilia: ecco i motivi che lo rendono unico
Se quest’anno non sai cosa fare a Carnevale non perderti l’occasione di partecipare a uno degli eventi più autentici e sbalorditivi di sempre. Questa festa, com’è noto, ha origini remote e deriva dalle celebrazioni legate al culto di Dionisio, ai tempi degli antichi greci, e dai Saturnali di epoca romana, in cui si realizzava un momentaneo rovesciamento degli obblighi sociali e delle gerarchie. Lo scherzo e la dissolutezza padroneggiavano sulla vita convenzionale e ordinaria. Come tutte le celebrazioni degli antichi, i Saturnali e le Dionisie servivano a decretare il rinnovamento di un nuovo ciclo che durava fino all’anno successivo, con una valenza purificatoria. Il Carnevale di Acireale è una festività che ha radici secolari e che conserva ancora influenze rituali tipiche della Magna Grecia: ecco di seguito spiegate le ragioni per cui non puoi assolutamente perdertelo.
Il Carnevale di Acireale è il più bello di Sicilia ed è una celebrazione corale che conserva ancora la genuinità delle origini: sin dalle prime testimonianze giunte fino a noi, infatti, questa festa non ha mai smesso di sorprendere chi ha deciso di parteciparvi.
Allerta Acireale: ecco perché non puoi perderti questo Carnevale
Le prime testimonianze che raccontano di questi particolarissimi festeggiamenti nella terra del pastore Aci risalgono al 1594. Proprio onorando quella dissolutezza che già caratterizzava gli antichissimi Saturnali, durante le “festi di carnilivari“ non vi erano vincoli, tutto era permesso, persino sbeffeggiare i potenti dell’epoca. Una delle prime maschere aveva proprio questo intento ed è denominata “l’Abbatazzu“. Attraverso quest’ultima il popolo derideva la classe clericale del tempo. Poi, dopo un lungo periodo in cui la tradizione s’interruppe, a causa dei un disastroso terremoto che colpì la Sicilia orientale, nacquero nuove maschere. Stiamo parlando dei “Baruni“, create con lo scopo di dileggiare l’aristocrazia e i “Manti“, consistenti in costumi pieni di fronzoli per nascondere l’identità di chi li indossava. Ma andiamo al punto e cerchiamo di capire perché il Carnevale di Acireale è il migliore.
Con il XX secolo si assiste alle prime sfilate di carri originalissimi e alla nascita, nel febbraio del 1948, in pieno dopoguerra, di un “Palio” che coinvolge giovani universitari a cavallo di tredici asini. Negli anni Settanta i carri allegorici aumentano, divenendo sempre più sofisticati e sgargianti, oltre che imponenti.
Il traguardo più grande, poi – anche come riconoscimento del suo immenso prestigio – il Carnevale di Acireale lo raggiunge nel 1966 quando, per la prima volta, entra a far parte della lotteria nazionale. Oggi, questa tradizione ha una risonanza internazionale, per la capacità di trasportare il pubblico in un clima di festa senza eguali, nella splendida cornice del barocco siciliano.