Le regole per ricevere l’Assegno Unico dall’INPS cambieranno nel 2025, per le famiglie è il momento giusto per informarsi.
Uno dei sostegni economici che più sta aiutando le famiglie italiane è l’Assegno Unico e Universale per i figli a carico. Vale a partire dal settimo mese di gravidanza per i bimbi in arrivo e fino ai 21 anni se il ragazzo non risulta autonomo economicamente. Questo permette anche ai maggiorenni di ricevere un aiuto economico mentre frequentano i primi anni all’Università.
Come afferma il nome stesso tutte le famiglie hanno diritto a richiederlo, e l’età non conta in caso ci siano figli disabili. Tuttavia la quota mensile che si riceve può variare in base all’ISEE della famiglia, per la precisione si va da un minimo di 57 euro a un massimo di 199,40 euro. In più i nuclei familiari numerosi hanno diritto a una maggiorazione a partire dai tre figli a carico.
Con la fine dell’anno tuttavia sono in arrivo alcune modifiche relative alla modalità di presentazione della domanda. L’Assegno Unico è erogato dall’INPS e per la richiesta i genitori richiedenti hanno sin da subito fatto riferimento al servizio integrato nel sito web. Ora però la procedura sarà più rapida e semplice grazie al recente rinnovo del portale.
Come si presenta la domanda per l’Assegno Unico
Durante la compilazione della domanda un genitore deve indicare le proprie preferenze per la modalità pagamento riportando il proprio IBAN o quello di entrambi. Ora il sito dell’INPS però prevede il “Sistema Unico di Gestione IBAN” che consente di poterlo registrare. Così se lo si è già inserito per un altro servizio lo si troverà già presente fra le opzioni invece di doverlo ricopiare.
Lo stesso vale se si è indicato più di un IBAN nelle domande presentate all’INPS, perché da ora saranno comunque registrati in automatico. Così in caso dovessero essere necessarie modifiche correggere sarà più rapido sia per l’Assegno Unico che per gli altri sostegni richiesti all’interno del portale. L’accredito avverrà in forma diretta sul conto o sulla carta di credito collegata all’IBAN.
Un’altra procedura che d’ora in poi sarà più semplice sarà quella che prevede l’accredito al genitore superstite. Se uno dei genitori viene a mancare, l’altro non dovrà più ripresentare la domanda sul sito perché riceverà la prestazione in automatico a partire dal mese successivo. Quindi se prima riceveva solo il 50% della quota vedrà il versamento raddoppiare.
Nel caso in cui nella domanda per l’Assegno Unico risultasse presente solo il genitore deceduto, ci sarà un passaggio in più. Il superstite compilerà una nuova domanda generata d’ufficio dal portale per sancire il proprio subentro.