Ora anche per chi fa la casalinga l’assicurazione diventa obbligatoria. Informati subito su come attivarla e quanto versare.
Ormai è dal 1995 che per legge anche l’attività che svolge una casalinga o un casalingo è da considerare come un lavoro vero e proprio. Pulire e tenere in ordine la casa, preparare i pasti e curare i figli del resto è impegnativo e soprattutto necessario per mandare avanti una famiglia. Ma se riconoscerlo da un lato ha dato accesso a più diritti insieme sono aumentati i doveri.
Partiamo dal fatto che diversi lavoratori si espongono al rischio di infortuni e malattie professionali. Il loro datore di lavoro di conseguenza ha l’obbligo di stipulare presso l’INAIL un’assicurazione per la responsabilità civile per garantire loro un indennizzo. Questo vale per le attività lavorative classificate come rischiose, e quella della casalinga rientra fra queste.
Il motivo non è difficile da capire pensando al numero di incidenti domestici con decorso letale che si verificano ogni giorno. Un incendio scoppiato in casa, una caduta accidentale…sono diversi i rischi presenti tra le mura di casa da cui bisogna tutelarsi. I dati Istat hanno rilevato che annualmente si verificano ben due milioni e mezzo di infortuni in ambiente domestico.
Di fronte a un simile scenario diventa facile capire come mai per il 2025 risulti obbligatoria la polizza assicurativa per chi si occupa della casa. Per attivarla bisogna prima di tutto andare sul sito dell’INAIL accendendo tramite SPID o CIE e iscriversi nella sezione apposita. Questa procedura va attivata una volta che si inizia l’attività di casalinga/o, specificando la data.
Il premio assicurativo annuale da versare è pari a 24 euro, sia per la prima iscrizione che per i rinnovi successivi. Chi risultasse già registrato all’interno del portale riceverà una comunicazione per il versamento del premio da effettuare entro il 31 gennaio. Volendo questo avviso si può visionare anche sull’applicazione IO per chi l’avesse già scaricata.
Hanno l’obbligo di iscriversi tutti i casalinghi/e che abbiano un’età compresa fra i 18 e i 67 anni. Dato che l’attività di casalingo non è regolamentata da un monte ore minimo si può definire tale chi per scelta gestisca l’ambiente domestico in maniera abituale e gratuita. Ci sono però dei casi limite in cui la polizza assicurativa risulta a carico dello Stato.
Nello specifico questo vale quando il reddito annuale lordo del/la casalinga/o è inferiore a 4.648,11 euro annui. In più il reddito del nucleo familiare di cui fa parte deve a sua volta non superare la soglia fissata a 9.296,22 euro annui.
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