Bloccati nel traffico: ecco le città italiane dove si perdono più ore in coda ogni anno

Ore sprecate in coda, clacson assordanti e ingorghi infiniti: Roma e Milano continuano a dominare la classifica delle città più trafficate d’Italia. Ma anche centri più piccoli, come Palermo e Bergamo, registrano dati sorprendenti.

Il traffico urbano è un problema con cui ogni automobilista ha imparato a fare i conti. Chi vive in città sa che gli spostamenti possono trasformarsi in un viaggio a ostacoli, soprattutto nelle ore di punta. E quando si è fermi al semaforo o imbottigliati nel caos cittadino, la domanda che spesso ci poniamo è: “Quanto tempo della nostra vita stiamo sprecando?”.

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Ecco le città italiane dove si perdono più ore in coda ogni anno – fancityacireale.it

Secondo il rapporto Inrix 2024, le risposte sono chiare e, in alcuni casi, allarmanti. E mentre il mondo cerca soluzioni per rendere la mobilità più fluida, ci chiediamo quali strategie possano davvero fare la differenza. È possibile ridurre gli ingorghi e migliorare la qualità della vita urbana?

Roma e Milano: record di ore perse nel traffico

Nonostante alcune migliorie rispetto agli anni precedenti, Roma rimane la città italiana dove si perde più tempo in coda: ben 71 ore all’anno. Un dato destinato a peggiorare per via dei lavori in corso in vista del Giubileo del 2025. Milano, invece, registra 64 ore annue e scende al 26° posto globale, segno di un lieve miglioramento, ma non abbastanza da strappare ai cittadini una sensazione di sollievo.

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Roma e Milano detengono il record di ore perse nel traffico – fancityacireale.it

Le città più piccole, però, non sono escluse da questo problema. Bergamo (50 ore) e Varese (49 ore) confermano la diffusione della congestione in tutto il Paese. Nel Sud, Palermo spicca con 45 ore all’anno passate nel traffico. A ruota seguono Torino e Lecco (44 ore), Genova, Firenze e Salerno (43 ore) e Napoli e Brescia (42 ore).

La città più congestionata al mondo è Istanbul, con 105 ore all’anno perse nel traffico. Anche New York e Chicago registrano ben 102 ore, seguite da Città del Messico (97 ore) e Londra (101 ore), dove nemmeno le tariffe d’accesso al centro hanno risolto il problema.

L’adozione dello smart working aveva portato un miglioramento durante la pandemia, ma oggi questa pratica è in calo, con effetti limitati sulle ore di punta. I mezzi pubblici, nel frattempo, non hanno recuperato i livelli pre-Covid, mentre l’uso delle auto private continua a crescere, come dimostra il record di vendite del 2024 negli Stati Uniti.

Ripensare la mobilità per un futuro senza ingorghi

Affrontare il problema del traffico richiede un approccio innovativo e un cambiamento delle abitudini quotidiane. Potenziare i trasporti pubblici, creare infrastrutture ciclabili e promuovere il carpooling sono strategie utili, ma non ancora sufficienti. In città come Milano, le tariffe d’ingresso al centro hanno portato risultati promettenti, ma l’obiettivo è rendere queste soluzioni più accessibili e integrate.

Il traffico non è solo un fastidio: è un costo in termini di tempo, stress e impatto ambientale. Ripensare la mobilità significa migliorare la nostra vita e quella delle generazioni future. E tu? Quali piccoli cambiamenti sei disposto a fare per evitare ore di attesa in coda? Forse è il momento giusto per scegliere un’alternativa.

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