Le buste paga aumenteranno esponenzialmente nel 2025: ma, attenzione, solo per alcuni lavoratori.
L’approvazione della nuova Legge di Bilancio ha suscitato preoccupazione mista a sollievo. Qualcuno trarrà giovamento, altri meno. Bonus riconfermati, altrettante agevolazioni modificate, magari toccando specifici requisiti o determinate procedure. Ad ogni modo, qualcosa sta per cambiare.
Cambiamenti positivi in quanto previsto un aumento che, di per sé, costituisce sempre una bella notizia. Dunque più soldi in busta paga aiutando così i lavoratori. Già esistono forme di mensilità extra, come la quattordicesima e tredicesima, ora arrivano ulteriori novità.
Naturalmente diverse le domande dettate da forte curiosità. Difatti due incentivi di fresca introduzione, tuttavia si presti attenzione: non valgono per tutti i lavoratori, indistintamente. Solo una parte potrà usufruirne, appartenente a definite categorie professionali.
La Legge di Bilancio fa ‘paura’ per le misure che comporta. Tassazioni, restringimento dei requisiti per l’accesso ad alcuni bonus oppure la rimozione totale di essi. Fortunatamente, ogni tanto, sopraggiungono anche belle notizie. A tal riguardo due significative novità che potrebbero strappare un sorriso.
Si voglia, però, ribadire che non a tutti sono destinate perché le nuove agevolazioni sono stabilite a favore di quei lavoratori dipendenti nei settori del turismo e ristorazione. Questi ultimi vedranno le loro buste paga aumentare grazie ad un trattamento speciale integrativo nonché la detassazione delle mance.
Innanzitutto, nel primo caso, esso si eroga per il lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi – ormai risaputo i turni incessanti da svolgere, sovente anche mal pagati. Al fine di favorire la crescita occupazionale nelle strutture ricettive, bar e locali, si stabilisce quanto segue:
Il secondo bonus è previsto per i lavoratori operanti nell’ambito ricettivo e somministrazione di alimenti/bevande. La Legge di Bilancio così dispone ovvero si applicherà:
Questo regime di detassazione si attua salvo espressa rinuncia scritta del lavoratore stesso. Come si evince, quindi, un aiuto economico per sostenere tale manodopera, specialmente durante la stagione estiva (ma non solo) sopportando orari molto impegnativi infine accrescendo uno stipendio non sempre equo e adeguato.
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