La Cassa integrazione cambia e tanto nel 2025. La Legge di Bilancio per l’anno appena iniziato intensifica gli ammortizzatori sociali per le imprese e i lavoratori, prevedendo misure specifiche per alcuni settori.
Nonostante i dati positivi sull’occupazione, il 2025 potrebbe comunque essere un anno nero in cui le imprese chiederanno ed intensificheranno la cassa integrazione. Su tutto il caso di Stellantis; un settore dell’auto in continua crisi -non solo in Italia- che determina ripercussioni sono solo sui dipendenti diretti ma anche sull’indotto. Per questo la cassa integrazione quest’anno cambia e si intensifica con una stanziamento maggiore dei fondi.
Proprio per affrontare ogni scenario possibile il Governo ha inserito in manovra di bilancio un aumento dei fondi destinati agli ammortizzatori sociali. Tuttavia, il piano non prevede soltanto lo stanziamento di fondi indispensabili per aziende e lavoratori, ma veri e propri interventi specifici in particolari per alcuni settori produttivi. Di seguito vediamo nel dettaglio come funzionerà la cassa integrazione in questo 2025.
Come cambia a cassa integrazione e quali sono gli strumenti di aiuto per le imprese
Uno degli elementi introdotti dalla manovra per il 2025 è la possibilità di estendere la cassa integrazione straordinaria fino a 31 dicembre 2025 per quelle imprese che sono considerate di interesse strategico. Questo a condizione però che le imprese rispettino alcuni parametri e cioè che abbiano più di 1.000 dipendenti e che siano in atto piani di riorganizzazione aziendale (o da completare).
Per questa misura il governo ha stanziato 63,3 milioni di euro; nel complesso parliamo di intervento da 400milioni.
L’esecutivo ha poi deciso di prorogare per un altro anno la convenzione Ministero del Lavoro-Regioni e riguardanti i lavoratori socialmente utili. Attenzione particolare è stata poi rivolta a settori come quello dei call-center, caratterizzati da instabilità, e per i lavoratori sono stati stanziati 20 milioni di euro.
Il grosso degli stanziamenti va ad altre forme di aiuto rivolte alle aziende e lavoratori:
- 70 milioni per la cassa integrazione guadagni straordinaria (Gigs) e mobilità in deroga; destinata ad aziende localizzate è finalizzata alla ricollocazione dei lavoratori licenziati o ancora dipendenti.
- 100 milioni sono per un ulteriore trattamento Gigs; è destinato alle imprese in fase di cessazione dell’attività, con contributi destinati alla gestione del personale in esubero.
- 19 milioni andranno al sostegno al reddito per il gruppo Ilva.
- Infine 100 milioni di euro sono destinati alla cassa integrazione del triennio 2025/27.
Ricordiamo che questi ammortizzatori sociali si aggiungono alla NaspI anche essa con novità per il 2025.