La legge 104/92 è pensata per tutelare i disabili e i loro caregiver nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana: cosa cambia nel 2025?
La legge 104 è quella che, in Italia, prevede alcune agevolazioni per tutti i disabili certificati o per chi se ne prende cura. Con la 104, infatti, è possibile usufruire di sgravi fiscali, detrazioni Irpef, trattamenti economici di tipo assistenziale, oppure di permessi lavorativi. I permessi retribuiti sono probabilmente una delle tutele più interessanti quando si parla di 104.
Ad oggi la normativa prevede infatti di poter usufruire di 3 giorni di permessi retribuiti al mese. Gli stessi sono frazionabili anche in ore. Chi ha un contratto di lavoro per 6 o più ore al giorno, può ottenere 2 ore di permesso; chi ha un contratto con orario giornaliero inferiore a 6 ore, può usufruire di un’ora di permesso. Questi permessi, inoltre, non prevedono l’obbligo di preavviso.
Questa caratteristica, in particolare, è pensata per dare la possibilità ai disabili o a chi se ne cura di affrontare anche situazioni di emergenza, senza per questo andare a inficiare sulla propria condotta lavorativa.
In seno alla 104, è inoltre prevista la possibilità di usufruire di un congedo straordinario retribuito della durata massima di 2 anni, anche frazionabili. Il congedo è spesso concesso a lavoratori che si prendono cura di familiari disabili gravi e non autosufficienti.
Questa normativa risale però al 1992 e a distanza di oltre 30 anni è più che normale che abbia subito alcune modifiche e integrazioni. Per il 2025, ad esempio, sono previste alcune novità. Innanzitutto verrà introdotta la figura del Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità.
Verrà inoltre eliminato il referente unico: ciò significa che a usufruire della 104 per prendersi cura di un familiare non potrà essere un solo individuo, ma anzi i permessi potranno essere condivisi da più referenti.
Sono inoltre previste alcune modifiche anche in fase preliminare, cioè quella in cui una commissione medica valuta la condizione di salute di un soggetto al fine di attribuire una percentuale di invalidità e dunque la 104.
Questa intenzione fa parte di una serie di proposte volte a evitare un uso illecito dei benefici della 104. Un’altra proposta è inoltre quella di eliminare la frazionabilità dei permessi in ore e di introdurre l’obbligo di preavviso. Ciò potrebbe rendere complicato gestire le situazioni di emergenza, per questo tali proposte stanno creando scompiglio. Fortunatamente è ancora tutto da decidere!
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