È arrivato quel momento dell’anno in cui è necessario aggiornare l’ISEE. Per non ritrovarsi con un’attestazione troppo alta si possono mettere in pratica 4 semplici trucchi
L’ISEE è l’indicatore economico che permette allo Stato di capire qual è il quadro nazionale sui redditi dei cittadini e dei nuclei familiari, ma di converso è anche quel documento che permette alla famiglie di accedere alla maggior parte dei bonus presenti. È indispensabile quindi aggiornarlo di anno in anno e per non ritrovarsi con un ISEE molto alto si sono dei trucchi, del tutto legali, da poter applicare.
Ma perché è importante riuscire ad avere un ISEE basso? Permettendo l’accesso ai bonus più è basso l’ISEE più aumentano le possibilità di ottenere gli aiuti e ricevere le somme massime previste -pensiamo all’Assegno di Inclusione come al Assegno Unico per i figli a carico.
Chiarito questo, la domanda che sorge è: come si può abbassare l’ISEE? In realtà di metodi ne esistono; sono almeno 4 le strategie da mettere in campo -ovviamente parliamo di trucchi che non violano la legge- e che permettono di ottenere il risultato desiderato.
Il primo step è quello di richiedere l’ISEE corrente ovvero quello più aggiornato. L’ISEE standard si basa su reddito e patrimoni riferiti a due anni precedenti e se la situazione economica nel frattempo è peggiorata conviene richiedere la versione più aggiornata del documento, in questo risulta anche più realistica.
Se la cifra in risparmio sul conto corrente è elevata, l’ISEE risulterà di default più alto; quindi un buon modo per abbassare l’ammontare del patrimonio è quello di creare un conto cointestato con una persona esterna al nucleo familiare. In questo modo il saldo medio è diviso tra i due cointestatari del conto.
L’ISEE si può abbassare anche con gli investimenti. Una delle novità introdotte lo scorso anno, ma applicate da quest’anno prevede di non considerare nell’ISEE gli investimenti in BOT e titoli di Stato fino alla cifra di 50mila euro. In questo modo si sposta liquidità dal proprio conto corrente con risparmi garantiti e senza penalizzazioni sull’ISEE.
Infine, anche immobili intestati fanno accrescere l’ISEE, in questo caso le opzioni più valide per agire sono di concedere l’usufrutto dell’immobile ad un familiare o un’altra persona o donare la proprietà magari mantenendo il diritto abitativo. In questo modo si rinuncia a parte del valore della proprietà e l’immobile viene escluso o ridotto dal calcolo ISEE.
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