Dopo Natale non mangiare tutto il panettone avanzato a colazione: conservane un po’ per Febbraio e mi ringrazierai

Ti è avanzato del panettone dopo le feste di Natale? Basta abbuffarti, conservalo per Febbraio e mi ringrazierai.

Le feste di Natale sono ormai giunte al termine ma può capitare di avere ancora del panettone da finire, così tanto che alcune persone vanno avanti a fare colazione con questo dolce anche fino a fine gennaio. Complici anche le promozioni, al supermercato acquistiamo sempre tanti panettoni. Altri li abbiamo magari ricevuti in regalo e così, continuiamo ad abbuffarci ancora un po’ con questo dolce, prolungando le feste di Natale.

Panettone
Dopo Natale non mangiare tutto il panettone avanzato a colazione: conservane un po’ per Febbraio e mi ringrazierai – fancityacireale.it

Ma invece faresti meglio a conservare un po’ di panettone per il prossimo mese, Febbraio. E se ti stai chiedendo perché dovresti farlo, sappi che il motivo è molto più importante di quello che immagini e non ha nulla a che vedere con il fatto di iniziare ad evitare un po’ di sgarri dopo tutte le abbuffate dell’ultimo periodo!

Perché conservare il panettone per Febbraio? Il motivo dietro questa “tradizione”

Non tutti lo sanno ma c’è una tradizione molto particolare (e in tanti sostengono che sia anche veritiera) che consiste nel mangiare una fetta di panettone nel giorno di San Biagio che cade il 3 febbraio. Ma perché bisogna farlo? Sembrerebbe che questo rito aiuti ad evitare i malanni di stagione.

Fetta panettone
Perché conservare il panettone per Febbraio? Il motivo dietro questa “tradizione” – fancityacireale.it

Infatti San Biagio è il patrono della gola e protettore contro i raffreddori. Fu un vescovo vissuto nel III secolo, martirizzato a causa della sua fede. Si tramanda che dopo la sua morte abbia compiuto diversi miracoli in tutta Italia. Per esempio a Fiuggi (Frosinone), nell’XIII secolo fece apparire delle lingue di fuoco sul paese che stava per essere assediato dalle truppe papali, facendole fuggire.

A Salemi (Trapani) nel XVI secolo liberò i contadini dall’invasione delle cavallette che stavano minacciando i loro raccolti. Oppure un altro miracolo molto celebre fu quello che compì a favore di un bambino che stava soffocando a causa di una lisca di pesce. Accorso sul posto, il Santo diede al piccolo una briciola che lo aiutò a rimuovere la lisca facendolo tornare a respirare.

A Milano è nato un vero e proprio culto per San Biagio e si usa mangiare proprio il 3 febbraio una fetta di panettone di Natale, possibilmente raffermo e conservato proprio per questo motivo. Un’altra leggenda è legata a questa tradizione: si racconta che una contadina portò un panettone a benedire dal parroco ma poi lo dimenticò in canonica.

Il prete, trovato il panettone, se lo mangiò. La donna successivamente andò a reclamarlo proprio il giorno di San Biagio. Il prete si stava già apprestando a scusarsi per averlo mangiato ma fu sorpreso dal trovare, al posto del panettone vuoto, un altro più grande di quello, che era apparso “miracolosamente”.

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