Esonero dei contributi per malattia figli e gravidanza: di cosa si tratta, come funziona e chi può richiederlo

Cos’è l’esonero contributi per malattia figli e per la gravidanza? Andiamo a vedere come funziona e a chi questo spetta.

Arriva un’agevolazione interessante che merita un approfondimento dedicato visto che si tratta di un argomento molto delicato.

Donna incinta
Esonero dei contributi per malattia figli e gravidanza: di cosa si tratta, come funziona e chi può richiederlo – fancityacireale.it

L’ok all’esonero è arrivato grazie all’approvazione del DDL Lavoro del 2024 ed è dedicato a chi ha un figlio malato o si trova in stato interessante. Si tratta di una norma legata alle lavoratrici autonome o che possiedono la Partita Iva e che entrano nell’ottavo mese di gravidanza o si trovano a dover subire un’interruzione di gravidanza dopo i tre mesi.

Un emendamento in grado di offrire ampia tutela alle mamme che magari si trovano ad assentarsi dal lavoro a causa di complicazioni molto delicate. Ora però andiamo a vedere da vicino di cosa si tratta e per quale motivo il Disegno di Legge in materia lavoro ha portato lo stato italiano a scendere direttamente in campo.

Il governo Meloni si dimostra attento a queste dinamiche che di recente erano passate un po’ in secondo piano e creato ampi problemi a persone che già ne dovevano affrontare di personali.

Contributo per malattia figli e gravidanza, come funziona?

Ma come funziona il contributo per malattia dei figli e gravidanza e come si ottiene? Si tratta nel pratico di uno sconto totale dei contributi riconosciuto a lavoratrici autonome o con la partita Iva che si trovano in una delle seguenti situazioni. La prima è legata a chi entra nell’ottavo mese di gravidanza o subisce interruzione della stessa oltre il terzo mese. Il secondo è chi è impossibilitato a svolgere la professione a causa del ricuvero per infortunio o malattia grave del figlio minorenne.

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Contributo per malattia figli e gravidanza, come funziona? – fancityacireale.it

Approvato in via definitiva all’interno della Legge di Bilancio per il 2025 introduce una novità importane sui contratti di lavoro grazie al Disegno di legge di iniziativa governativa n.1532 bis. Andiamo a vedere come si richiede e quali sono i documenti necessari per farlo.

Per prima cosa bisogna effettuare una domanda, non si tratta di un bonus automatico. Le madre lavoratici devono inviare domanda direttamente all’INPS o in riferimento della cassa previdenziale del proprio ente. Si deve fornire una copia dei mandati professionali dei propri clienti, una certificazione medica in caso di parto o interruzione di gravidanza (da presentare entro il 15° giorno dopo) e un certificato rilasciato dalla struttura sanitaria in caso di ricovero del figlio (sempre entro 15 giorni).

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