Fatturazione elettronica, se eserciti questa professione non devi usarla: non rischi nemmeno sanzioni

Non tutti hanno l’obbligo della fatturazione elettronica: chi rientra in questa categoria professionale non deve usarla e non rischia nulla.

Ormai la fatturazione elettronica è una realtà consolidata nel nostro Paese. L’obbligatorietà è stata introdotta in maniera graduale e adesso risulta estesa a tutti i professionisti in possesso di una partita IVA. Con una significativa eccezione: c’è una categoria di professionisti che semplicemente non può emettere le fatture elettroniche.

Fatture cartacee uomo che scrive a penna
Fatturazione elettronica, se eserciti questa professione non devi usarla – fancityacireale.it

In altri termini parliamo non di una facoltà ma di un vero e proprio divieto. Chi esercita questa professione non può proprio accedere al sistema di fatturazione elettronica, pensato da un lato per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale nel campo dell’IVA e dall’altro per una questione di semplificazione del sistema e di riduzione dei costi.

Introdotta per la prima volta nel 2019, la fatturazione elettronica si trasmette attraverso l’SdI (Sistema di Interscambio), in gestione all’Agenzia delle Entrate. Come detto però rimane ancora una categoria esclusa dall’obbligo o, meglio, che ha l’obbligo contrario: quello di non emettere le fatture elettroniche. Ecco di chi si tratta.

Fatturazione elettronica, c’è una categoria che non deve usarla

C’è ancora una categoria esclusa dall’obbligo di fatturazione elettronica: quella dei professionisti in campo sanitario. Il divieto di fatturazione elettronica abbraccia il B2C (Business To Consumer) vale a dire la fatturazione tra il professionista e il privato. Per fare un esempio concreto: un odontoiatra non può emettere la fattura elettronica nei confronti del paziente.

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Fatturazione elettronica, c’è una categoria che non deve usarla – fancityacireale.it

Viceversa, dovrà fatturare elettronicamente un tecnico di laboratorio titolare di partita IVA che collabori con quello stesso studio odontoiatrico. Attenzione, però: dovrà stare attento a non far risultare i nomi dei pazienti nella fattura elettronica. Questo fatto ci dà un indizio sulla ragione che sta dietro il divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie.

Tutto nasce da un’esigenza di tutela della privacy dei pazienti. Questa tipologia di prestazioni infatti comporta anche l’indicazione in fattura di informazioni sensibili relative alla salute. Da qui la necessità di limitarne la potenziale diffusione e, di conseguenza, il divieto di fatturazione elettronica dei professionisti sanitari nei riguardi dei pazienti.

L’obiettivo però è quello di estendere anche ai professionisti della salute l’obbligo di fatturazione elettronica. Sono dunque allo studio soluzioni ad hoc. Nel frattempo il decreto legge 202 del 2024 ha prorogato fino al 31 marzo 2025 il divieto di fatturazione elettronica per chi esercita professioni sanitarie.

Il breve termine della proroga (tre mesi) induce a pensare che molto presto potranno esserci novità. Molto probabilmente sono in via di perfezionamento soluzioni che proteggano in maniera certa i dati sanitari veicolati attraverso il SdI, così da tutelare al massimo il diritto alla privacy dei pazienti.

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