L’adeguamento all’inflazione porterà a diversi aumenti, anche inaspettati, nei prossimi mesi. Questi quelli che potrebbero pesare di più sulle tasche degli italiani.
L’inizio del nuovo anno segna quasi sempre un aumento dei prezzi su tanti prodotti e settori, in questi ultimi anni a causa del particolare aumento dell’inflazione, gli aumenti pesano particolarmente sulle tasche degli italiani, soprattutto per colpa di stipendi e pensioni che non crescono come cresce l’inflazione. Anche il 2025 inizia in questo senso e sono diversi gli aumenti che potrebbero pesare sul portafogli.
Ill ritocco all’inflazione colpisce ancora; per quanto si sia apportato un leggerissimo aumento alle pensioni e qualcosa in più agli stipendi, parliamo di crescite che non seguono l’andamento generale dei prezzi. Le conseguenze sono poi quelle che abbiamo visto negli ultimi anni, con un maggiore impoverimento della popolazione.
Si sa già che aumenterà il prezzo dell’energia e quindi si avranno bollette più pesanti. A pesare i rialzi tipici della stagione invernale, ma ancora di più la scadenza dell’accorso Ucraina-Russia per il passaggio del gas verso l’Europa. Aumenterà anche il costo del caffè al bar, che si assesterà sui 2 euro; qui i cambiamenti climatici e la scarsità di produzione hanno fatto la voce grossa.
Ma non sono questi gli aumenti che peseranno di più; si pagheranno di più, infatti, alcune tasse e a far ancora più paura sono le case.
Gli aumenti del 2025, in questi casi continua la corsa all’aumento dei prezzi
Il 2025 sarà un anno nero per i fumatori; tra città che chiudo anche al fumo all’aperto si aggiunge un nuovo aumento per i singoli pacchetti di sigarette. Dopo il paventato arrivo di una tassa di 5 euro a pacchetto per disincentivare la pratica, la Legge di Bilancio non prevede che più un lieve aumento, sarà infatti meno importante del più corposo aumento subito nei primi mesi del 2024.
Non c’è ancora nulla di certo, anche perché parliamo di discrezionalità dei Comuni, ma quest’anno si potrebbe ricevere anche una TARI aumentata. Con questa tassa i Comuni non possono fare cassa ma rientrare solo delle spese sostenute per il servizio, con l’aumento dei prezzi generale è facile che i Comuni si troveranno a pagare di più e quindi a dover chiedere di più. Inoltre c’è una delibera Arera del 2023 che prevede proprio un aumento nel quadriennio 2021/25.
L’aumento dell’inflazione determinerà poi anche un aumento per gli assegni di mantenimento per figli ed ex coniuge. Nel 2025, l’aumento dell’assegno per i figli sarà dello 0,8% in linea con l’aumento calcolato dell’inflazione. Per quanto riguarda, invece, l’assegno di mantenimento all’ex coniuge, l’aumento all’inflazione c’è solo nel caso sia previsto dalla sentenza del giudice.
Potrebbero aumentare ancora, infine, anche i canoni di affitto. Si tratta dell’aumento dei prezzi che peserà di più e quello che più ha fatto paura in questi anni, con prezzi davvero alle stelle. Chi ha contratto con cedolare secca però può stare tranquillo, il prezzo resterà invariato.