Da umili origini a simbolo della Calabria, la Patata della Sila IGP è oggi protagonista di una storia di successo economico grazie alla cooperazione e a una strategia commerciale vincente.
Negli anni 2000, i produttori della Sila si trovavano a un bivio: continuare a vendere patate a prezzi bassissimi o trasformare il loro prodotto in un marchio di qualità.
Da una crisi profonda è nata un’idea che ha cambiato il futuro delle aziende locali, rendendo le patate calabresi un’eccellenza riconosciuta in tutta Italia.
La nascita del Consorzio della Patata della Sila
La svolta è arrivata quando quattro famiglie di produttori hanno deciso di unirsi per creare un Consorzio con un obiettivo ambizioso: ottenere il riconoscimento europeo IGP e controllare la commercializzazione del prodotto. Il Consorzio non è solo un ente di tutela, ma un’organizzazione che gestisce direttamente la vendita e le relazioni con la grande distribuzione organizzata.
Grazie a questa unione, i produttori hanno raggiunto risultati straordinari:
- Eliminazione degli intermediari: le patate vengono vendute direttamente alle industrie di trasformazione e ai supermercati, tagliando i costi inutili.
- Aumento della produzione: da 6.000 quintali nel 2003 a 150.000 quintali oggi.
- Certificazione IGP: ottenuta nel 2010, ha imposto standard di qualità rigorosi e migliorato la reputazione del prodotto.
I segreti del successo
La Patata della Sila deve la sua eccellenza alle caratteristiche uniche del territorio:
- Altitudine e clima ideale: coltivata a 1.300 metri, beneficia delle escursioni termiche e delle brezze marine.
- Terreno ricco di potassio: il suolo del Parco Nazionale della Sila conferisce un sapore unico e una consistenza ricca.
- Coltivazione integrata: si limita al minimo l’uso di fitofarmaci, senza glifosato.
Tra le sei varietà coltivate – Agria, Désirée, Ditta, Majestic, Marabel e Nicola – la più pregiata è l’Agria, ideale per le patate fritte grazie alla sua polpa compatta e saporita.
Una crescita straordinaria tra innovazione e sostenibilità
Il fatturato è passato da 150.000 euro nel 2003 a 14 milioni di euro annui. Oggi, circa l’80% delle patate prodotte viene venduto al Nord Italia. Le aziende associate al Consorzio sono circa 80 e non devono più preoccuparsi della vendita: tutto è gestito centralmente, garantendo un prezzo stabile e una distribuzione efficiente.
Il successo del Consorzio è legato anche all’innovazione. Sono stati costruiti moderni depositi di stoccaggio a Camigliatello Silano, dove le patate vengono conservate in condizioni ottimali per mantenere le qualità organolettiche. Inoltre, nei campi vengono utilizzati sensori di umidità per ridurre gli sprechi d’acqua, un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale.
Tradizione e cultura gastronomica
La Patata della Sila IGP è protagonista di molti piatti tipici calabresi, tra cui le celebri patate ‘mpacchiuse, una ricetta della tradizione cosentina in cui le patate vengono cotte in padella con olio fino a formare una crosticina dorata. È un piatto semplice ma irresistibile, spesso abbinato ai vini locali, come il Cirò rosso o un buon Magliocco cosentino.
La storia della Patata della Sila IGP dimostra che un prodotto locale può diventare un simbolo di successo nazionale grazie alla cooperazione e all’attenzione alla qualità. Se non l’hai ancora provata, è il momento giusto per scoprire uno dei tesori gastronomici della Calabria!