Il Governo ha deciso di confermare due contributi anche per il 2025 per quanto riguarda gli affitti: tutto quello che c’è da sapere in merito.
È stato confermato dal Governo, anche per il 2025, il bonus affitti che rappresenta un sostegno utile per numerose famiglie e lavoratori. Come molti altri contributi introdotti dal Governo, anche per richiedere il bonus affitti è necessario essere in possesso di determinati requisiti.
A differenza, però, della precedente misura che era destinata ai giovani di età compresa tra 21 anni e 31 anni, per il 2025 il contributo ha subito delle importanti modifiche e sarà rivolto ai per i neoassunti con contratto a tempo indeterminato. Oltre a questo bonus è stata confermata anche una misura per gli inquilini che non riescono a pagare i canoni di locazione.
Il bonus affitti destinato ai giovani under 31 è stato modificato dal Governo, attraverso la Legge di Bilancio approvata nei giorni scorsi nel cui testo sono stati previsti altri contributi. Sino al 2024 la misura era destinata ai giovani che stipulavano un contratto di locazione e con redditi sino a 15.493,71 euro, mentre a partire dal 1° gennaio sarà rivolta ai neoassunti con contratto a tempo indeterminato trasferitisi per esigenze lavorative.
Il contributo consiste nell’erogazione diretta di una somma o di un rimborso, per un massimo di 5mila euro all’anno, da parte del datore di lavoro per le spese effettuate per il canone di locazione. Nel dettaglio, secondo quanto stabilito dalla normativa, possono richiedere il contributo i soggetti in possesso dei seguenti requisiti: contratto di lavoro a tempo indeterminato stipulato nel 2025; residenza trasferita ad oltre 100 chilometri da quella precedenza; reddito da lavoro dipendente non oltre la soglia dei 35mila euro; l’immobile per cui si richiede il contributo deve essere adibito ad abitazione principale. La domanda deve essere inoltrata al proprio datore di lavoro presentando la documentazione che possa dimostrare il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa.
Infine, sempre in tema affitti, il Governo ha stabilito la conferma del fondo morosità incolpevole che è stato rifinanziato con una somma pari a 30 milioni di euro, di cui 20 solo per il 2025. Questo fondo prevede un contributo per gli inquilini che hanno ricevuto uno sfratto per morosità perché non più in grado di versare i canoni di locazione per cause estranee alla propria volontà.
Per richiedere l’accesso al Fondo è necessario dimostrare di aver subito una riduzione significativa del reddito dovuta ad una delle seguenti condizioni: licenziamento; mancato rinnovo del contratto; cessazione dell’attività (per i lavoratori autonomi o professionisti); cassa integrazione; infortunio o malattia grave; morte di uno dei componenti del nucleo familiare.
In questo caso, la richiesta deve essere trasmessa al Comune di residenza. Saranno proprio i comuni o le regioni poi a stabilire con precisione le modalità di erogazione del contributo e per la presentazione della domanda.
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