Fanno scalpore le parole di Leonardo Bonucci sulla famosa lite con Max Allegri nel 2017. Il difensore, ormai ex, torna sull’episodio.
Ricordate il famoso sgabello? Quel Porto Juventus dove il centrale fu mandato in tribuna e si accomodò su uno sgabello lontano dagli altri presenti.
Centrale di grande personalità è stato anche capitano della Juventus, ma non senza polemiche. Tra le altre cose il calciatore ha deciso anche di lasciare i bianconeri per andare al Milan e tornare indietro appena un anno dopo. Una serie di scelte che hanno lasciato tutti un po’ senza parole e con poche spiegazioni.
Ora che è passato molto tempo il centrale si è tolto qualche sassolino dalle scarpe in una lunga intervista a Prime Video. E chissà che le sue parole non porteranno Max Allegri a dare un taglio differente a questo episodio anche se conoscendo il tecnico livornese appare difficile pensare che ci sia la possibilità di sentire un’altra versione.
Bonucci e quelle parole su Allegri
Leonardo Bonucci torna a parlare di Max Allegri e di un episodio che ha scosso tutto l’ambiente Juventus. Una cosa che otto anni dopo continua a risuonare molto e che i tifosi hanno ascoltato con grande interesse.
A Prime Video il centrale ha specificato: “Claudio Marchisio stava rientrando da un infortunio al crociato e all’ora di gioco era esausto. Così gli dissi di farsi sostituire. Lui non voleva, allora feci un gesto ad Allegri indicando di cambiarlo perché stava morendo. Cinque minuti dopo sostituì Sturaro con Rincon, ma io continuavo a fare dei gesti e lui mi mandò a f….o”.
Aggiunge Bonucci: “Mi disse di pensare a fare il calciatore e che ero un co…e. A fine partita mi trovai di fronte a Landucci, il vice di Allegri, che cercava di fermarmi. Lo spinsi contro la porta e corsi dentro. Ci siamo affrontati finché non ci hanno separati. Po sono andato da Allegri per chiarire che non avevo capito cosa voleva. Si è infuriato di nuovo e con il veleno che aveva l’hanno dovuto allontanare. Da lì è finita”.
Passa poi a Oporto: “Lui voleva che fossi escluso dalla rosa, poi c’è stata una mediazione della dirigenza . Alla fine si decide che rimango in tribuna per la partita Porto-Juventus, ma non guardo la partita da un normale seggiolino. Mi siedo su uno sgabello. È una cavolata, è colpa mia perché non volevo stare seduto, così potevo muovermi”.