Le nostre strade sono disseminate di telecamere che potrebbero trasformarsi in autovelox, aumentando il numero di multe vertiginosamente.
Nelle ultime settimane si è parlato molto del nuovo Codice della Strada e delle nuove regole e sanzioni volute dal Ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Con lo scopo di migliorare la sicurezza sulle strade, il ministero ha introdotto regole più severe e, soprattutto, sanzioni più pesanti per chi contravviene alle regole (compreso il ritiro della patente per diversi giorni!).
Tra i vari punti attenzionati dal codice possiamo ad esempio annoverare le sanzioni destinate a chi usa dispositivi elettronici o cellulari alla guida (che possono arrivare fino a 1.400 euro), oppure a chi fa consumo di alcol e stupefacenti prima di mettersi alla guida di un veicolo.
Sono inoltre previste sanzioni piuttosto salate anche per chi abbandona animali in strada o pee chi eccede nella velocità. In effetti l’eccesso di velocità può comportare rischi enormi sia per se stessi che per gli altri ed è per questo che è una delle infrazioni punite più severamente.
E proprio a questo proposito il nuovo codice prevede anche l’entrata in gioco di autovelox alquanto particolari. Più che di autovelox, infatti, dovremmo parlare di telecamere che si trasformano in autovelox.
In altre parole, di nuovo al fine di migliorare la sicurezza in strada, anche dispositivi non inizialmente ideati per essere autovelox potrebbero essere usati come strumenti per la misurazione della velocità dei veicoli.
Le telecamere di sorveglianza disseminate in gran numero nelle nostre città, dunque, non sorveglieranno più solo le persone e le cose, ma anche le automobili che sfrecciano a velocità troppo alta per le strade… comportando un numero potenzialmente enorme di multe.
Tutto ciò, però, apre le porte ad alcuni dubbi. Innanzitutto ci si domanda in che modo tutelare la propria privacy ed evitare eccessi nella sorveglianza delle persone. In secondo luogo bisogna tenere presente che, a differenza degli autovelox, le telecamere di sorveglianza non devono essere approvate a livello ministeriale. Il rischio di abusi, dunque, è dietro l’angolo.
Il nuovo codice della strada, insomma, sta facendo discutere. E molto probabilmente continuerà a farlo, dal momento che, sebbene sia entrato in vigore lo scorso 14 dicembre, per i prossimi 12 mesi è prevista l’elaborazione di nuovi decreti.
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