L’Europa è una? Dal punto di vista monetario sì e anche culturalmente possiamo essere molto vicini gli uni agli altri ma se si parla di stipendi allora la forbice è ancora piuttosto ampia tra paesi in cui si guadagna bene e altri in cui si fa fatica ad arrivare alla fine del mese.
Quando parliamo di Europa e di Unione europea parliamo anche di progetti che rendano uniti e uguali – in termini di diritti, doveri e opportunità – tutti i Paesi. L’obiettivo è quello: uniformare nel rispetto delle differenze linguistiche, culturali e religiose. Ma ciò che davvero differenzia i paesi europei l’uno dall’altro è l’economia.
Quando parliamo di economia ci troviamo di fronte ad uno scenario più variegato che mai e vediamo Paesi con stipendi medio alti e altri con stipendi che rendono davvero faticoso, sia ad un sigle che ad una famiglia, arrivare serenamente alla fine del mese se rapportati agli attuali costi della vita.
L’Europa, insomma, può anche essere considerata una dal punto di vista degli obiettivi, delle politiche, delle intenzioni ma non è certamente una se si guarda al portafoglio dei suoi cittadini. Nel prossimo paragrafo vediamo quali sono i Paesi in cui si guadagna di più e quelli in cui si guadagna di meno.
I più recenti dati Eurostat parlano un linguaggio chiarissimo e universalmente comprensibile: il linguaggio dei numeri, numeri che rappresentano gli stipendi medi nei vari Paesi. L’Europa è davvero una? No quando si parla di salario medio. Vediamo, nel dettaglio, le differenze salariali.
I dati Eurostat hanno considerato la situazione di 31 Paesi: i Paesi membri dell’Unione europea, 1 Paese candidato per entrare nell’Ue e i Paesi EFTA (Svizzera, Norvegia, Islanda, Liechtenstein). Lo stipendio annuo netto più alto si registra a Lussemburgo dove una persona può arrivare a portarsi a casa anche 49.035 euro l’anno; lo stipendio netto più basso, invece si registra in Bulgaria dove un lavoratore prende circa 9335 euro all’anno.
La differenza è abissale: a Lussemburgo una persona guadagna oltre 5 volte di più rispetto alla Bulgaria anche se, ovviamente, bisogna poi tenere conto del differenze costo della vita. Se consideriamo anche la Svizzera allora la forbice si amplia ulteriormente perché in Svizzera un lavoratore può arrivare alla bellezza di 85.000 euro netti all’anno.
Al di là degli stipendi in sé un altro dato interessante che è stato analizzato è la differenza tra stipendi lordi e stipendi netti: cioè quanto rimane effettivamente in tasca ad un lavoratore tolte le tasse. I Paesi in cui la forbice è davvero molto alta tra lordo e netto sono Belgio, Lituania, Romania, Germania e Danimarca, al netto delle tasse ad un lavoratore resta in tasca meno del 65% del suo stipendio.
Situazione del tutto diversa in Svizzera dove, al netto delle tasse, ad un cittadino resta in tasca oltre l’81% del suo stipendio. In quasi tutti i Paesi i single sono penalizzati poiché le coppie con bambini ricevono sussidi e possono sfruttare detrazioni. Pertanto la differenza tra stipendio lordo e stipendio netto è più marcata per chi vive solo o per le coppie senza figli a carico.
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