Si pensa che i gatti siano molto indipendenti e per questo possano essere lasciati soli più a lungo dei cani, ma è davvero così? Ecco cosa svelano i veterinari.
Gli amanti dei gatti tendono a giustificare la propria preferenza rispetto ai cani spiegando che amano il lato indipendente, selvaggio, dei felini. Mentre il cane di casa tende a seguire il padrone in ogni spostamento e cerca costantemente la sua attenzione e la sua compagnia, il gatto può benissimo passare giornate intere senza richiedere carezze o attenzione da parte del padrone.
Chiaramente si tratta di linee generali e ogni animale ha un carattere a sé che lo differenzia dagli altri. Esistono infatti cani più indipendenti che, avendo tanto spazio a disposizione nel giardino di casa tendono a prendersi le loro pause dai padroni per giocare e correre, soprattutto se in casa ci sono anche altri cani a fare loro compagnia.
Allo stesso modo esistono gatti che manifestano maggiormente il desiderio di stare a contatto con i propri padroni e che anzi fanno le fusa a tutti gli ospiti come a voler cercare anche il loro affetto e a voler dimostrare la loro che sono felici di vederli. Dunque è vero che i gatti hanno meno bisogno della presenza dei padroni?
L’atteggiamento più “indipendente” dei felini fa credere che l’assenza del padrone non venga percepita come abbandono dal felino, ma è davvero così? Quante ore si può lasciare un gatto in casa da solo senza che questo soffra per l’assenza del padrone?
I veterinari spiegano quanto tempo si possono lasciare i gatti da soli in casa senza che soffrano
La risposta è: dipende! E principalmente dipende dall’età del felino che si ha in casa. Qualora si tratti di un cucciolo in realtà non si dovrebbe mai lasciare da solo perché i piccoli hanno bisogno di cure e attenzioni costantemente. Tuttavia se proprio si deve uscire di casa, il consiglio dei veterinari e di non superare l’ora.
Diverso è il discorso per un gatto adulto, il quale può essere tranquillamente lasciato solo in casa per 8 ore senza che questo senta troppo l’assenza del padrone. Ovviamente in questi casi è necessario che gli si lasci anche una scodella con cibo e acqua fresca così che possano nutrirsi e abbeverarsi.
Se invece si deve partire, lasciare il cibo e l’acqua non è più sufficiente. Una simile soluzione può andare bene in extremis per 24 ore di assenza, durante le quali comunque il gatto potrebbe avere un accumulo di stress che lo porta ad avere atteggiamenti nevrotici e distruttivi.
Qualora si debba partire a lungo, dunque, è bene chiedere ad un amico, un vicino o un parente di passare del tempo insieme al gatto, non solo per cambiargli il cibo ma anche per non farlo sentire troppo solo. Nel caso in cui non ci fosse nessuno disponibile a prendersi cura del gatto ci si può affidare ad un cat sitter o ad un ricovero per animali.
