Il 2025 si preannuncia essere particolarmente di supporto con un nuovo sussidio in arrivo: ecco come richiederlo a partire da gennaio.
Il complesso sistema di sussidi e agevolazioni per i cittadini italiani segue l’andamento delle esigenze sociali ed economiche del Paese. Negli ultimi anni, l’inizio della pandemia da Covid-19, seguita dal periodo di emergenza, hanno generato effetti devastanti sull’economia nazionale e sul sistema finanziario italiano.
Nel tentativo di fronteggiare la crisi economica, il Governo ha introdotto e rafforzato alcuni incentivi destinate ai nuclei familiari, alle imprese e ai cittadini privati in situazioni di difficoltà. Bonus, agevolazioni fiscali e incentivi una tantum rappresentano solo alcuni dei sostegni pensati per supportare e favorire l’economica interna del Paese.
In questo scenario, si inseriscono anche i sussidi pensati per le categorie più fragili e più esposte alla crisi economica attuale. Nelle ultime ore, la notizia di un nuovo sostegno in arrivo ha generato reazione positive tra i beneficiari, i quali potranno richiederlo nei prossimi mesi del 2025.
Sussidio di 850 euro al mese: le richieste a partire da gennaio
A partire da gennaio 2025 gli anziani non autosufficienti in Italia potranno richiedere un nuovo sussidio. Si tratta della “Prestazione Universale” di 850 euro al mese, pensata per migliorare la qualità della vita dei cittadini anziani colpiti da gravi disabilità e la loro integrazione nella società. La misura è stata introdotta, inoltre, per sostenere economicamente le famiglie di quest’ultimi.
Il nuovo Assegno di Assistenza per gli anziani potrà essere richiesto a partire dal 1° gennaio 2025 e si inserirà all’interno di uno scenario di sperimentazione promosso dall’INPS. La prestazione, a carattere universale, prevede un incremento da 531,76 euro fino a 1380 euro per gli anziani non autosufficienti over 80. Per procedere con la richiesta, tuttavia, il soggetto dovrà dimostrare di possedere un valore ISEE non superiore ai 6000 euro annuali.
Non solo, l’anziano dovrà essere dichiarato non autosufficiente tramite una valutazione medica specialistica, la quale attesti l’incapacità di svolgere in autonomia anche le attività più semplici. L’assegno di assistenza, quindi, è pensato per remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza dell’anziano. La prestazione sarà erogata su base mensile sotto forma di contributo economico o di servizi alla persona. Le risorse per l’attuazione della misura, dunque, arriveranno da un apposito fondo, ancora da istituire, denominato: “Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti”.