La maggior parte delle persone che va in pensione dopo aver lavorato solo 20 anni, riceve il trattamento minimo dell’Inps. Eppure c’è un’opzione che, a parità di contributi, consente di ottenere un assegno mensile molto più ricco.
In Italia, secondo i dati ufficiali dell’Inps, gran parte dei pensionati riceve il trattamento minimo che, nel 2024, corrisponde a circa 614 euro al mese. La situazione è tragica in quanto con tale cifra vivere dignitosamente al giorno d’oggi è davvero impossibile. E in futuro potrebbe peggiorare ulteriormente.
In futuro, infatti, è probabile che il costo della vita aumenterà ancora e le persone, che ormai iniziano a lavorare sempre più tardi, avranno una pensione relativamente bassa e insufficiente ad arrivare alla fine del mese senza ansia. A differenza di un tempo – quando era abbastanza comune iniziare a lavorare già a 20-23 anni – oggi spesso si inizia a lavorare in modo stabile e continuativo piuttosto tardi.
Quindi molti arrivano all’età pensionabile – che anche nel 2025 sarà pari a 67 anni – con pochi contributi. Dal momento che dal 1996 in avanti le pensioni vengono calcolate proprio sulla base dei contributi versati, sempre più contribuenti si troveranno con un assegno Inps decisamente esiguo. Eppure c’è un modo per avere una pensione ricca anche se si hanno solo 20 anni di contributi.
Le pensioni ormai sono la fonte di preoccupazione più grande sia per chi ha già smesso di lavorare e deve vivere con un assegno troppo basso sia per chi ancora lavora e teme per il futuro. Ma c’è una misura poco conosciuta che permette di avere una pensione molto ricca anche con solo 20 anni di contribuzione.
Come anticipato, dal 1996 in avanti, il calcolo delle pensioni viene fatto tenendo conto solo di due fattori: i contributi versati – sia il numero di anni che il valore dei contributi il quale, ovviamente, dipende dallo stipendio – e l’età anagrafica in cui un individuo smette di lavorare. Detto in parole semplici: per avere una pensione alta bisogna aver maturato molti anni di contributi, avere un buono stipendio e andare in pensione il più tardi possibile.
C’è però una misura che rappresenta un’eccezione a questa regola: una misura che permette di avere un assegno Inps molto ricco anche andando in pensione a soli 64 anni e con appena 20 anni di contributi. Si tratta della pensione anticipata contributiva. Questa misura si rivolge ai lavoratori contributivi puri, cioè coloro che non hanno contributi antecedenti al 1996.
Questi lavoratori per poter smettere di lavorare a 64 anni dopo solo 20 anni di carriera devono raggiungere delle soglie minime. In pratica devono maturare un assegno previdenziale mensile pari o superiore a:
Considerando che il prossimo anno l’assegno sociale salirà a circa 538 euro al mese, un uomo o una donna senza figli, potranno uscire dal lavoro a 64 anni e con appena 20 anni di contributi e si ritroveranno una pensione di oltre 1600 euro al mese.
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