Pensioni con Legge Fornero: cosa cambia nel 2025

Il 2025 è iniziato da appena un mese e già si inizia a parlare delle pensioni. La Legge Fornero torna per l’ennesima volta sulla bocca di tutti.

Alcune novità ma tranquilli, i requisiti della Legge Fornero rimangono invariati. Essenzialmente per andare in pensione con la vecchiaia servono i soliti 67 anni compiuti e un minimo di 20 anni di contributi versati. Mentre, per la pensione anticipata, bisognerà avere versato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno per le donne, quindi 41 anni e 10 mesi, senza chiaramente tener conto dell’età di chi fa richiesta di pensionamento anticipato.

Mani di anziano che contano i soldi
Pensioni con Legge Fornero: cosa cambia nel 2025 (fancityacireale.it) Fonte Pixabay

Ma abbiamo parlato di novità per le pensioni, quali dovrebbero essere quindi? La principale novità riguarda i tempi di attesa. Per ricevere la pensione anticipata oggi, una volta accumulati i contributi necessari a fare domanda, non si riceverà l’assegno ma si dovrà aspettare un periodo chiamato “finestra mobile”.

Le nuove finestre mobili delle pensioni nel 2025

Nel 2024, l’attesa era di tre mesi ma è stato deciso che dall’anno corrente in poi, questa finestra diventerà progressivamente più lunga. Capiamo meglio; se i contributi sono stati completati nel 2025 l’attesa sarà di quattro mesi, per il 2026 saranno cinque mesi, nel 2027 i mesi saranno sette, nel 2028 nove, e così via. Questo significa che, pur avendo raggiunto i requisiti bisognerà aspettare più tempo per ricevere il primo assegno pensionistico.

Lavoratore con un cartello di STOP
Le nuove finestre mobili delle pensioni nel 2025 (fancityacireale.it) Fonte Pixabay

Per i lavoratori precoci, cioè quelli che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni e hanno versato almeno 12 mesi di contributi in quel periodo, le regole sono simili. Se il lavoratore è iscritto ad un fondo pensioni come Cpdel, Cps, Cpi, o Cpug, il problema continuerà ad esistere. Anche queste aziende saranno obbligate a mantenere le finestre mobili del governo. Per chi decide di continuare a lavorare anche dopo la pensione, la legge permetterà di sommare il nuovo reddito.

Sommndo il reddito del lavoro che si è scelto di fare, assieme alla pensione, ovviamente anche in questo caso seguendo delle regole specifiche. Se i contributi sono stati versati prima del 1995 si potrà sommare tutto quello che si ha guadagnato senza problemi. Se i contributi sono stati versati dopo il 1995, dovranno attenersi a delle condizioni diverse che verranno presto approfondite. In pratica le nuove regole non cambiano chi può andare in pensione, ma allungano in maniera importante i tempi di attesa per iniziare a riceverla.

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