Importanti novità per le donne sul fronte delle pensioni: dal 2025 ci saranno cambiamenti di rilievo per la platea delle lavoratrici. Vediamo quando si potrà smettere di lavorare.
Quando si parla di pensioni, le preoccupazioni salgono e, spesso, ci sono sempre ottimi motivi per essere preoccupati. Basti pensare all’enorme delusione legata alla rivalutazione degli assegni Inps che, nel 2025, si fermerà appena allo 0,8%: in pratica le pensioni minime aumenteranno di circa 3 euro al mese.
Non solo. Ha lasciato l’amaro in bocca anche il fatto che la pensione a 64 anni non si rivolgerà a tutti ma solo ai lavoratori contributivi puri, cioè a coloro che hanno iniziato a versare i contributi a partire dal 1996 e che raggiungeranno un assegno pensionistico pari o superiore a certe soglie.
Per tutti gli altri l’età pensionabile resterà ferma a 67 anni, come ha stabilito la legge Fornero che, per il momento, non può essere cancellata. Ma accanto a questi bocconi amari, arriva anche una bella notizia: nel 2025 le lavoratrici potranno fruire di un bello sconto sull’età e, quindi, smettere di lavorare molto prima.
Il Governo di Giorgia Meloni ha introdotto un’importante novità per le donne: nel 2025 le lavoratrici potranno smettere di lavorare molto prima rispetto ai canonici 67 anni stabiliti dalla legge Fornero. Vediamo, nei dettagli, che cosa cambierà.
Al momento, per poter accedere alla pensione di vecchiaia, è necessario soddisfare tre requisiti:
Tuttavia le donne con figli possono beneficiare di uno sconto di 4 mesi sull’età per ogni figlio fino ad un massimo di 12 mesi. Pertanto, ad esempio, una lavoratrice con un figlio può accedere alla pensione di vecchiaia non a 67 anni ma a 66 anni e 8 mesi, se i figli sono due allora può andare in pensione a 66 anni e 4 mesi e, infine, può smettere di lavorare ad appena 66 anni se i figli sono almeno 3.
Il Governo Meloni ha deciso di allungare lo sconto e agevolare le famiglie numerose. Dunque dal prossimo anno le lavoratrici che hanno almeno 4 figli potranno fruire di uno sconto sull’età di 16 mesi e andare in pensione a 65 anni e 8 mesi sempre con solo 20 anni di contributi e senza penalizzazioni sull’assegno Inps.
Le donne con 4 o più figli nel 2025 potranno smettere di lavorare a soli 65 anni e 8 mesi con 20 anni di contributi e accedere alla pensione ordinaria di vecchiaia senza tagli sull’assegno.
Ma, nel caso in cui si raggiungessero almeno 35 anni di contribuzione, allora si potrà accedere alla pensione addirittura a 61 anni grazie ad Opzione Donna, che è stata riconfermata anche per il 2025. Con Opzione donna le lavoratrici possono accedere alla pensione a 61 anni se non hanno figli, a 60 anni se hanno un solo figlio e a 59 anni se hanno due o più figli. Il requisito contributivo resta uguale per tutte: 35 anni.
Attenzione però, dal 2023 Opzione donna si rivolge solo alle seguenti categorie di lavoratrici:
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