Non bisogna spegnere i termosifoni se si lasciano le mura domestiche per pochi giorni: il motivo sorprendente.
L’energia costa, non possiamo biasimare coloro che tentano di risparmiare sulla bolletta di fine mese. Tuttavia, ci sono dei comportamenti che possono diventare controproducenti, soprattutto se non si conosce bene, in questo caso, l’impianto di riscaldamento. Se durante le festività si abbandona la propria casa per qualche giorno, si tende a spegnere i termosifoni per non sprecare energia. Dopotutto, se le mura domestiche non sono vissute, a cosa serve mantenere i livelli di calore stabili?
In realtà, a lungo andare e soprattutto al culmine della stagione fredda, questo errore può essere pagato molto caro. Si tratta sia di una questione di praticità, sia di conoscenza appunto del sistema di riscaldamento e del suo corretto funzionamento. Gli esperti dunque raccomandano di tenere i termosifoni accesi, anche se si lascia la casa per qualche giorno in concomitanza con le ferie. Il motivo è molto serio.
Spegni i termosifoni in inverno? Errore madornale
Il sistema di riscaldamento non è pensato solo per garantire agli inquilini una condizione di confort, bensì anche per prevenire il dilagare dell’umidità. In assenza di una fonte di calore costante, la casa può trasformarsi – soprattutto in inverno e durante il periodo delle piogge – nell’habitat perfetto per virus, batteri e muffe. Proliferano beatamente all’interno delle pareti, in prossimità di letti e coperte, contribuendo a rendere l’ambiente sostanzialmente tossico.
Inoltre, le temperature fredde possono provocare il congelamento delle tubature. Laddove si verifichi questo fenomeno, il proprietario sarà costretto a contattate una ditta specializzata affinché sistemi l’impianto e ciò che ha risparmiato nella bolletta di fine mese dovrà consegnarlo nelle mani soddisfatte degli operai. È importante quindi non spegnere i termosifoni, neppure se ciò significa usufruire del sistema di riscaldamento anche quando non siete in casa.
Possiamo però risparmiare, rispettando i gradi minimi indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS):
- Aree principali: nel salotto, cucina, studio e simili è consigliato mantenere dai 16 ai 18 gradi. Una temperatura utile a prevenire la formazione delle muffe e la proliferazione dei batteri;
- Camera da letto: dai 14 ai 16 gradi, per prevenire l’accumulo dell’umidità sulla biancheria e sulle lenzuola;
- Bagni: il valore si alza, poiché spesso soggetti alla condensa, quindi dai 18 ai 22 gradi;
- Aree non vissute: nelle cantine e nei garage è sufficiente prevenire il congelamento delle tubature, con un valore di circa 7 o 8 gradi. Per risparmiare, in tal caso, è consigliato installare un sistema di anti-congelamento, in modo da ridimensionare il consumo dell’energia.