Legge 104, è possibile usufruire di 6 giorni al mese di permesso: ecco lo sconosciuto escamotage elaborato dalla giurisprudenza più recente
Quando si parla di legge 104 del 1992, ci si riferisce a quel complesso normativo di disposizioni e principi generali, introdotti al fine di assicurare un adeguato sostegno agli individui portatori di handicap o disabilità e ai familiari che devono prendersi cura di loro. Più nello specifico, l’obiettivo principale della norma è contrastare l’emarginazione del soggetto disabile, prevenendo e rimuovendo tutte quelle situazioni che possano ostacolare la piena realizzazione dei i suoi diritti civili, politici e patrimoniali.
I mezzi forniti dalla legge 104, per conseguire i predetti scopi, consistono in una serie di benefici e agevolazioni come giorni di permesso retribuiti per i familiari delle persone che necessitano assistenza. Sebbene siano predeterminati, autorevole giurisprudenza ritiene sia possibile usufruire di ben 6 giorni al mese: vediamo più nel dettaglio come.Per tentare di capire come approfittare di questa possibilità, è necessario comprendere, attraverso una brevissima analisi della normativa, quali spazi sono stati lasciati per poter aggirare la legge 104, restando nella completa legalità.
Permessi legge 104: puoi ottenerne fino al doppio se fai questo
Sulla base della legge 104 del 1992, nello specifico, secondo l’articolo 33 comma terzo, il lavoratore dipendente, pubblico o privato che sia, ha diritto a beneficiare di tre giorni di permesso mensile retribuito, anche continuativi, al fine di prestare assistenza a un soggetto con disabilità. Non è necessario che quest’ultimo sia ricoverato a tempo pieno, ma è fondamentale che il soggetto che usufruisce dei permessi sia legato ad esso da un’unione civile, coniugale, una convivenza di fatto, una parentela o affinità entro il secondo grado.
Esiste un’estensione della parentela o dell’affinità entro il terzo grado, ove manchino o siano deceduti i genitori, il coniuge, la parte di un’unione civile o il convivente di fatto, o qualora questi abbiano patologie invalidanti o superino i 65 anni di età. Ma esistono, invece, delle situazioni in cui è possibile estendere i giorni di permesso a 6 mensili? Vediamo i casi previsti.
Si tratta di capire se un soggetto disabile che già usufruisce dei permessi per la propria persona, possa ottenerli anche al fine di assistere e curare un familiare affetto da handicap grave. Già in passato, l’Inpdap permetteva la cumulabilità dei benefici in capo al lavoratore, ove assistesse una persona disabile e fosse al contempo anch’egli stesso affetto da un grave handicap.
Più di recente, l’Inps ha confermato questa circostanza e, ad oggi, è quindi possibile che un soggetto con disabilità grave che già per sé stesso usufruisce dei permessi della legge 104, possa cumulare tre giorni di permesso mensile per assistere a sua volta un familiare portatore di handicap grave, senza la necessità di alcun parere medico legale sulla capacità di assistenza dello stesso.
