Vuoi mantenere una memoria di ferro e prevenire lo sviluppo di malattie neurologiche? Ecco le buone abitudini da seguire.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un preoccupante aumento dei casi di malattie neurologiche tra la popolazione mondiale. Alzheimer e Parkinson, un tempo considerate patologie inaccessibili, sono oggi oggetto di attente ricerche scientifiche e di campagne di prevenzione su larga scala.
Come ogni altro organo del corpo, anche il cervello è soggetto ad un crescente stadio di invecchiamento, causa principale dello svilupparsi di determinate malattie. Le connessioni sinaptiche e le cellule nervose, difatti, possono essere soggette ad un deterioramento graduale o repentino.
Numerosi studi scientifici, tuttavia, hanno dimostrato l’importanza di un allenamento cerebrale quotidiano per contrastare la comparsa di patologie neurologiche. L’attività mentale è in grado di favorire il rinnovamento cellulare, oltre a rafforzare i legami già esistenti proteggendo il cervello da danni e degenerazione.
Tra i primi sintomi riconducibili allo stadio iniziale di una malattia neurologica, spicca senza dubbio la perdita repentina di memoria a breve e lungo termine. In questi casi, è essenziale rivolgersi prontamente ad uno specialista, unica figura in grado di analizzare lo stato del paziente e di diagnosticare in anticipo il probabile sviluppo di determinate patologie. Con il progressivo invecchiamento del paziente, tuttavia, è comune sperimentare una perdita di memoria graduale, la quale può rivelarsi particolarmente frustrante per lo stesso soggetto.
Stress, stati ansiosi e una vita frenetica, sono alcuni degli elementi in grado di accentuare la perdita di elasticità mentale e di favorire la mancanza di memoria. Per rallentare l’avanzare di problematiche simili, è bene adottare uno stile di vita sano, prediligendo nell’arco della giornata vari momenti dedicati alla lettura, alle parole crociate, all’ascolto di musica e all’attività fisica. Una dieta sana ed equilibrata e l’assunzione di determinate vitamine (Omega 3, vitamina D3, acido folico, magnesio), possono favorire il rinnovamento cellulare, garantendo una buona funzione cerebrale anche in età matura.
Nella lotta all’invecchiamento cerebrale, inoltre, le attività sociali giocano un ruolo chiave nel mantenimento di un buono stato di salute. Interagire quotidianamente con gli altri, partecipare a conversazioni stimolanti e coltivare le relazioni affettive, possono avere un impatto positivo sulla salute del cervello a lungo termine, garantendo un rinnovamento cellulare continuo.
Poste Italiane introduce un bonus sui pagamenti e non solo: ecco cosa bisogna fare per…
La friggitrice ad aria è diventata un elettrodomestico indispensabile in casa. Per pulirlo alla perfezione…
Sono cambiate le regole di omologazione per portabici, portasci e anche per portabagagli. Cosa sapere…
Telemarketing: come distinguere una chiamata vera da una truffa? Scopri le strategie per proteggerti dai…
Il Carnevale di Acireale è sicuramente uno degli eventi più autentici e coinvolgenti di tutta…
Mia nonna per fare un ragù alla bolognese bello cremoso e saporito ci aggiungeva anche…