Prime polemiche per Carlo Conti che rischiano di far ‘saltare’ Sanremo 2025: cosa sta accadendo in queste ultime ore?
Il web trabocca di notizie riguardanti la prossima edizione della kermesse canora. Dai cantanti in gara alle indiscrezioni sui co-conduttori che potrebbero affiancare il Direttore Artistico sul palco del Teatro Ariston, non si parla d’altro. D’altronde non si può non manifestare curiosità dinanzi a un evento così importante.
Ma purtroppo, si sa, Sanremo è costituito anche da polemiche che fanno tanto rumore – si può dire Amadeus fosse abituato a certe critiche – mettendo in pericolo l’esistenza della manifestazione musicale stessa. Difatti, proprio recentemente, accaduto qualcosa di simile e sarà arduo fermare le eventuali conseguenze.
Un artista nonché esperto conoscitore di musica ha attaccato Carlo Conti in modo feroce, così aprendo uno scontro verbale senza precedenti. Attualmente il conduttore non avrebbe replicato ma si attende una risposta alquanto piccata, date le circostanze. Intanto si teme per la messa in onda di Sanremo 2025.
Carlo Conti, scoppia la lite con il famoso cantante: “Imbarazzante”
Impensabile immaginare un anno senza Sanremo eppure si stanno valutando diverse ipotesi per fronteggiare l’ondata di profonda avversione istigata dal noto artista. Quest’ultimo è molto conosciuto, specialmente nell’ambito del talent show Amici. Si preannuncia un periodo davvero complicato per il conduttore.
Si tranquillizzino gli animi: la 75° edizione del Festival di Sanremo si farà, naturalmente, ma Conti è ugualmente sotto attacco. Ebbene, Luca Jurman riappare sui social e critica l’uso eccessivo dell’Auto-Tune tra gli artisti. In particolare si scaglia contro la direzione artistica sanremese a causa delle affermazioni rilasciate da Carlo Conti in conferenza stampa.
Quest’ultimo avrebbe avallato l’uso dell’auto-intonatore per questa edizione ufficializzando attraverso il seguente annuncio: “ci sarà perché vorrebbe dire andare contro le logiche della discografia di oggi” ovvero accettare determinate imposizioni dalle case discografiche stesse altrimenti si correrebbe il rischio di non avere artisti da esibire.
Una condizione che scatena la rabbia di Luca, senza contare la mancanza di consapevolezza (forse volontaria) in merito all’Auto-Tune, confondendo le idee a chi è meno esperto: esso è un software che “analizza e rielabora le frequenze errate riproponendole corrette“ quindi corregge l’intonazione.
Cerca di portare un po’ di chiarezza affinché si smentiscano alcune dicerie sulla sua funzionalità: “Sanremo fa imbarazzare persino l’Auto-Tune” così asserisce, inoltre aggiunge concludendo: “è Sanremo che dovrebbe imporre sul mercato l’arte italiana e gli artisti, non le case discografiche“. Come reagirà Conti dinanzi a queste pungenti frecciate?