L’abitudine di pagare in contanti potrebbe far scattare controlli da parte del Fisco in seguito a segnalazioni che ora scatteranno in automatico.
Tanti italiani non hanno intenzione di rinunciare ai contanti. Questa modalità di pagamento al momento è ancora ammessa ma attenzione alle rigide regole che disciplinano l’uso delle banconote. Oltre una certa soglia scatteranno accertamenti.
Dal 1° gennaio 2025 sono scattate nuove regole che disciplinano l’uso dei contanti. I controlli nascono dalla necessità di ridurre il numero di evasori fiscali che in Italia rimane sempre molto alto nonostante il Fisco abbia il mirino puntato sulle operazioni bancarie, sulle dichiarazione dei redditi e in generale sui movimenti di denaro. L’ente utilizza diversi strumenti per monitorare i contribuenti, ha accesso a più banche dati e da qualche tempo sfrutta anche l’intelligenza artificiale per individuali possibili evasori.
Quando scatta un campanello d’allarme saranno effettuate verifiche e il cittadino potrebbe avere la necessità di dare spiegazioni circa il suo operato per non rischiare sanzioni. Il problema è che ancora troppo spesso vengono “scoperti” piccoli evasori che omettono informazioni per sopravvivere oppure vengono multati cittadini che hanno commesso inconsapevolmente errori mentre i veri evasori fiscali rimangono nell’ombra. Ecco perché bisogna prestare attenzione alle nuove regole sul pagamento in contanti. A finire nei guai potrebbero essere contribuenti onesti per uno sbaglio dovuto alla mancanza di informazione.
Sono entrate in vigore regole più severe sui pagamenti in contanti che porteranno accertamenti e controlli a domicilio se necessario. Superata una certa soglia, la transazione verrà automaticamente segnalata alle Autorità che effettueranno accertamenti e potranno erogare sanzioni onerose nonché optare per controlli fiscali direttamente a casa dell’interessato.
Tutto questo con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. Il limite per il pagamento in contanti rimane fissato a 4.999,99 euro. Non si può pagare con le banconote una transazione da 5 mila euro in su ma solo con bonifico bancario, carta di credito, carta di debito oppure assegni non trasferibili. Dovesse essere rilevata un’operazione in contanti di 5 mila euro o più scatterebbe la segnalazione alle autorità fiscali con conseguente controlli.
Accertata la violazione del regolamento verrebbero erogate multe da 3 mila a 50 mila euro in base alla gravità dell’infrazione e dell’importo corrisposto. In più l’Agenzia delle Entrate avvierebbe un controllo fiscale approfondito e potrebbe predisporre un’ispezione a domicilio per capire la provenienza del denaro. Stessi controlli e conseguenze anche per chi ricevere la transizione in contanti oltre i 5 mila euro, non solo per chi la effettua.
Quando si prepara la pasta frolla è possibile incorrere in alcuni errori e che si…
Dormire bene non solo è importante, ma fondamentale per la salute. Per questo può essere…
Con l’arrivo del freddo, mantenere la casa calda senza sprecare energia è fondamentale. Tuttavia, un…
Nella cucina di Masterchef sono tra gli utensili più amati dagli chef e dai concorrenti:…
Capita di non ricevere o perdere il cedolino paga... non è la fine del mondo,…
Siamo abituati ad associare la pastina in brodo ai bambini, ma riproposta in questa versione…