730 e spese da scaricare, si può ottenere un rimborso per quanto riguarda i costi sostenuti per le vacanze? La risposta è sorprendente.
Come in molti sanno, il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati ed offre l’opportunità ai lavoratori anche di ottenere dei rimborsi per le spese effettuate.
Per quanto riguarda i possessori di partita Iva, invece, esiste il Modello Redditi persone fisiche e per loro spesso lavoro e vacanze diventano un tutt’uno. La domanda che in tanti si fanno è quindi se, nel 2025, si possono scaricare dalle tasse le spese per le vacanze. E’ possibile oppure no?
La risposta è sì, almeno per quanto riguarda lavoratori autonomi e titolari di aziende: ci sono casi in cui nella dichiarazione 2025 (relativa all’anno 2024) lavoratori autonomi e titolari di partita Iva possono scaricare i costi di viaggi e di trasferte effettuate.
Per prima cosa, è importante sapere che solamente viaggi e trasferte inerenti al lavoro svolto possono essere scaricate, ovvero quelli che rientrano nelle spese di rappresentanza. Ad esempio, nel caso in cui si sostengano delle spese per sostenere un corso, per partecipare a un convegno o per incontrare soci e recarsi a fiere, si può sfruttare la detrazione. Molti commercialisti però sostengono che in caso in cui il viaggio di lavoro venga unito alla vacanza, le spese possano essere scaricate soltanto in parte.
Infatti, nel caso di un albergo prenotato per più giorni, quando il convegno in questione ad esempio ne dura meno, diventa difficile giustificare la detrazione. Diverso però il caso in cui ad esempio l’imprenditore, in una settimana, abbia avuto più impegni di lavoro oltre al convegno in questione. In questo caso può essere dimostrato che i vari momenti di relax tra un impegno e l’altro erano delle semplici pause da lavoro, proprio come quando ci si trova in azienda.
Tutti i costi devono comunque essere fatturati e i vari documenti che attestano le spese vanno conservati, oltre all’effettiva documentazione che attesta la partecipazione all’attività. In sostanza, le spese per le eventuali trasferte da portate in deduzione devono essere certe e determinate. Per alcune categorie di spese, comunque, ci sono dei limiti alla deducibilità; per ogni dubbio, è sempre bene chiarire la situazione con il proprio commercialista.
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