L’indennità di disoccupazione è tassata? In molti sanno cos’è e quando si riceve la NASpI, in pochi però sono a conoscenza delle tasse relative a questa indennità.
La NASpI è l’indennità di disoccupazione che si richiede e ottiene quando un lavoratore perde in maniera non colpevole il lavoro. Si tratta di un aiuto economico importante che permette almeno in parte al neo disoccupato di stare tranquillo e avere il tempo necessario per trovare una nuova occupazione. Al di là dei requisiti specifici per l’ottenimento della disoccupazione, sapevate però che anche questo aiuto è tassato? Cerchiamo di capire bene come funziona.
La NASpI rientra in quelli che sono definiti ammortizzatori sociali ed è un aiuto fondamentale per i lavoratori disoccupati. Ogni ogni anno la Legge di Bilancio si occupa espressamente di questi ammortizzatori confinando parte del budget a disposizione proprio per aiutare lavoratori ed imprese; certo poi ogni anno possono cambiare alcuni requisiti per richiedere la NASpI così come gli altri aiuti a disposizione -per esempio da quest’anno la disoccupazioni si estende in alcuni casi anche a chi si dimette volontariamente– in linea di massima però i principi di base non cambiano.
Tra questi ci sono anche le tasse. Chi percepisce l’indennità di disoccupazione potrebbe e dovrebbe chiedersi se l’importo mensile che riceve è lordo o al netto delle tasse o se, ancora, in futuro si troverà a pagare una maggiorazione sulle tasse proprio perché ha percepito la NASpI. Quest’ultima è, infatti, soggetta alle imposte, ma ci sono diversi punti da chiarire.
Per molti potrebbe risultare una sorpresa però sì, anche l’indennità di disoccupazione è soggetta a tassazione. La normativa attuale considera la NASpI come un reddito sostitutivo e per questo è sottoposta al principio di progressività sancito dall’art. 53 della Costituzione; in buona sostanza, la tassazione IRPEF applicata corrisponde al reddito complessivo del beneficiario.
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito di recente che la NASpI è tassata come reddito assimilato da lavoro dipendente, questo significa che rientra nel calcolo del reddito complessivo annuale cioè la dichiarazione dei redditi, andando a concorrere alla determinazione delle aliquote IRPEF che si applicano nei diversi casi.
Queste aliquote corrispondono al: 23% sui redditi fino a 28mila euro; 35% tra 28mila e 50mila euro; del 43% sui redditi superiori a 50.000 euro. La NASpI, quindi, non è esente da tassazione e anzi ogni mese il disoccupato avente diritto la riceve già al netto delle trattenute calcolate secondo le aliquote indicate poco prima; questo vuol dire anche che in sede di dichiarazione dei redditi, con il ricalcolo annuale, potrebbe essere possibile versare un conguaglio in tasse o viceversa ricevere un rimborso.
Bolletta leggera e cena pronta in pochi minuti con questo accessorio in cucina: qualità e…
Torta di mele soffice e con pochissime calorie: la ricetta di Csaba Dalla Zorza è…
Il Paradiso delle signore, San Valentino amaro per Enrico: il noto magazziniere dovrà risolvere un…
Pensi di lavare i denti in maniera corretta? Ecco gli accorgimenti da non sottovalutare per…
Sapete qual è il tipico primo piatto acitano? Si tratta della Pasta co' trunzu che…
Prendere un cane è una scelta che può cambiare la tua vita, ma sei davvero…