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lunedì, Settembre 30, 2024
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LETTERA AL PRESIDENTE CROCETTA E ALL’ASS. BORSELLINO
Gent. Sig.ri. Come deciso dalla nostra assemblea territoriale straordinaria, vogliamo manifestare a Voi lo stato di disagio in cui si trova attualmente il nostro Servizio Sanitario pubblico ed in particolare quello della nostra zona, Acireale.
Partendo dal Distretto Sanitario dove un PTA nuovo nei locali, funzionante e bene attrezzato non decolla secondo il modello delle regioni del nord. Ci chiediamo perché tanta differenza, perché ancora da noi tanta arretratezza. I nuovi servizi quali il PPI e il PPI-Pediatrico non vengono utilizzati come dovrebbero. Manca del tutto l’informazione; la gente del Distretto Sanitario non conosce questi servizi e le altre possibilità offerte. L’unica vera campagna informativa è stata fatta da noi in collaborazione con l’URP dell’ASP, stilando una dettagliata Carta dei Servizi che non ha avuto altra pubblicità al di fuori delle nostre periodiche pubblicazioni sui social network o di alcuni manifesti che abbiamo a nostre spese affisso nei posti più significativi come il PS dell’Ospedale.
Delle lunghe liste d’attesa ne parlano tutti, compreso il DG dott. Sirna, come domenica scorsa su Rai1, ma nessuno fa niente per abbatterle o quantomeno per ridurle, anzi nel momento in cui si cerca di suggerire qualche miglioria si viene accusati di disfattismo e di procurato allarme sociale.
Da qualche tempo è funzionante la R M in Ospedale, ma solo per i ricoverati. E’ mai possibile che a fronte delle richieste dei cittadini e dei mesi di attesa (otto a detta di Sirna per noi anche 10 e oltre) non si apra l’unica funzionante nel territorio anche agli esterni? L’unica risposta sempre la stessa “mancanza di personale”.
E’ proprio questo il tarlo più insistente che mina alla base qualunque forma di diritto alla salute dei cittadini. C’è poco personale i tanti che vanno via non vengono più sostituiti e chi resta e non si “ammala” deve sobbarcarsi turni non propriamente sopportabili. In questo momento di particolare difficoltà per gli anziani e i sofferenti l’Ospedale di Acireale sospende, in Medicina, prima il servizio di day hospital e poi sei posti letto col risultato di ingolfare ancora di più l’astanteria del PS dove decine di pazienti stazionano per giorni, a volte in barella o in sedia, in attesa di ricovero. Episodi di questo genere indignano le persone e noi, con la nostra qualifica di Operatori volontari di Umanizzazione e di Audit, siamo spessissimo chiamati a dipanare matasse sempre più ingarbugliate. E anche i fortunati che riescono ad accedere ai reparti trovano un servizio gioco forza scadente: casermaggio obsoleto e da rinnovare in particolare letti e materassi, personale insufficiente e stressato. Ultimamente sono andate via anche le Suore di S. Camillo. Dopo un onorevole servizio durato più di un secolo non è stato loro rinnovato il contratto di lavoro, Acireale l’ha avvertito come un vulnus. Non esistono più capisala e gli infermieri che svolgono (gratuitamente) questo compito vengono sottratti surrettiziamente al loro ruolo.
Noi rifiutiamo la logica di chi vuole chiudere l’Ospedale per mancanza di personale. L’Ospedale è un bene comune di tutti i cittadini e come tale va salvaguardato e difeso, ha punti di criticità (quali il PS) dovuti in parte all’aumento della domanda di ricovero anche da altri distretti in quanto l’offerta di cure è senz’altro, in tantissimi settori, di eccellenza. Ci rivolgiamo a Voi perché con il vostro arrivo avevamo salutato l’inizio di una nuova rivoluzione culturale e di sistema. Non deludeteci, ancora si è in tempo per una ripartenza alla grande ne abbiamo l’ambizione e le professionalità. Date ai cittadini un segnale di cambiamento nella direzione della salvaguardia di quel diritto primario che la Costituzione riconosce alla Salute. Fate in modo che questo diritto non rimanga sempre e solamente appannaggio di pochi fortunati ricchi.
Disponibili ad incontrare Voi o vostri rappresentanti, in attesa di vostro riscontro, porgiamo distinti saluti.
Per TDM-Acireale Per Cittadinanzattiva
Carmelo Musmeci Luigi Puccione

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