Prima si fa del male, ma poi la riagguanta. Sembra essere questa l’Acireale della neo gestione Romano che, in tre gare fin qui disputate con il tecnico subentrato a Breve, è riuscita a racimolare 5 punti. Con Città di Messina e Castrovillari, però, due pareggi arrivati in rimonta e nel finale si è andati addirittura vicini al vantaggio. Una squadra che non muore insomma, ma che sembra necessitare di una forte scossa emotiva prima di entrare in gioco. Nel match della 14esima giornata l’Acireale affronta il Castrovillari al “Mimmo Rende”. Questa la formazione scelta da Pippetto Romano: 4-2-3-1, Biondi tra i pali, Iannò, Gambuzza, Campanaro e il neo acquisto Pantò in difesa, Aprile e Tramonte in mediana, Manfrè, Savanarola e Madonia alle spalle di Manfrellotti unica punta. Ancora fuori il poco convincente Russo, squalificato invece il giovane Talotta per l’espulsione rimediata domenica scorsa.
Il primo squillo è dei padroni di casa con Ennin che impegna Biondi al 7′, ma è bravo l’estremo difensore granata a respingere coi piedi. La prima occasione granata arriva al 10′, Madonia va via sulla sinistra, mette in mezzo un buon pallone per l’accorrente Savanarola ma la conclusione del capitano acese si perde sul fondo. Al 12′ arriva però il vantaggio del Castrovillari: da azione di calcio piazzato, Forgione risolve una mischia e punisce l’Acireale con una girata all’altezza del dischetto. Padroni di casa avanti e non si accontentano, vogliono il raddoppio e ci provano Puntoriere ma Biondi anticipa in uscita. I granata ritrovano forza e allora rispondono con Madonia, che da buona posizione riesce a liberarsi per il tiro ma Galluzzo si salva in corner. Qualche minuto più tardi episodio arbirale dubbio: nel tentativo di fermare un azione avversaria con Manfrè lanciato a rete, Galluzzo tocca il pallone con le mani fuori dalla propria area. Il direttore di gara, però, non valuta come chiara occasione da gol e decide per la semplice ammonizione per il portiere. Ricordiamo come ormai da anni la regola in questione sia cambiata e non preveda più l’espulsione automatica, prevista invece solo in caso di chiara occasione da rete. Non accade più nulla di rilevante, Acireale sotto per 1-0 al termine della prima frazione.
Nella ripresa subito un cambio in casa granata: dentro Leotta per Tramonte e Savanarola arretrato in mediana. A partire forte sono però sempre i padroni di casa, ma è brava la difesa a murare la conclusione di Ennin. Al 56′ acesi pericolosi con Madonia che aggancia un ottimo pallone, calcia verso la porta, conclusione sull’esterno della rete. Gara che diventa ingestibile a causa delle forti raffiche di vento, ma al 77′ l’Acireale trova il pareggio: Madonia sale in cattedra sulla sinistra, insiste con la propria azione, riesce a mettere in mezzo un cross teso rasoterra sul quale si avventa come un falco Leotta appostato sul secondo palo. Quinta rete stagionale per l’esterno ex Giarre, ormai stabilmente uno dei punti di forza di questa squadra. Gli ultimi dieci minuti sono da cardiopalma: prima è il Castrovillari ad avere la chanche per passare in vantaggio, con Puntoriere che entra in area di rigore, non serve Ennin solo a centro area e spreca così l’opportunità; nel recupero è poi la volta dell’Acireale, con Manfrellotti che riceve palla, vede il portiere fuori dai pali, prova il pallonetto ma la sfera lambisce il legno. E’ l’ultima occasione, finisce 1-1.
Con il pari odierno, i granata salgono a 16 punti rimanendo ancora nelle zone basse della classifica. Classifica comunque abbastanza corta e abbordabile. Ancora evidenti i problemi di organico mostrati nel corso della stagione fin qui, specialmente nella zona mediana del campo dove Russo non ha mai convinto e Savanarola sembra essere ampiamente fuori posizione. E’ lì forse che i granata necessitano maggiormente ed è lì che sicuramente il direttore Leonardo interverrà nel corso di questo mercato. L’Acireale tornerà in campo mercoledi, al “Tupparello” andrà in scena lo storico derby contro il Gela, oggi fermato per 2-2 dalla Turris.
Giorgio Cavallaro
