Ed anche il secondo round va a finire male. La continua ed incessante performance del portavoce del Megafono Biagio Spoto continua a creare problemi per la composizione del centrosinistra acese. Come un disco rotto continua a portare avanti l’ipotesi di un centrosinistra allargato a tutti quelli che ne vogliamo far parte. Dall’art 4 al duo Primavera/Basile e, ciliegina sulla torta, a Paolo Raciti (presidente della SOGIP). Una strada senza vergogna quella che vorrebbe perseguire la minoranza del PD e i Megafonai acesi.
Ovviamente se Acireale Bene Comune riuscisse a comprendere che si tratta solo di una mega trappola per far fuori la sinistra acese compirebbe un gran balzo in avanti.
La strada che auspichiamo da mesi è sempre quella: coalizione, programma, primarie. Altre strade non se ne vedono anche perché davanti a questi balletti macabri di zombie senza elettorato l’azione politica di Cambiamo Acireale appare l’unica, al momento, ad avere scosso il panorama politico acese. Panorama politico ingessato a destra dall’incapacità a trovare un candidato autorevole e dalla “paura” dell’on. Catanoso a scendere in campo e a sinistra dalla follia di una linea che vuole distruggere ogni forma di identità, sempre incapace di offire una proposta politica seria per la città.
Se l’elettorato progressista vomita da anni la colpa è anche della dirigenza politica acese che non riesce a svecchiarsi… a prescindere dall’età anagrafica.
