Fancity Acireale

curarsi-oggi-ad-acireale-tribunale-per-i-diritti-del-malato

curarsi-ogg-cop

APPROVATO ALL’UNANIMITA’. CONTROFIRMATO DAL SINDACO GAROZZO, DAL RESPONSABILE DI CITTADINANZATTIVA REGIONALE GRECO, DAL RESP. DI CITTADINANZATTIVA ACIREALE PUCCIONE, DAL RESPONSABILE DEL TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO DI ACIREALE MUSMECI
APPELLO AL PRES. CROCETTA E ALL’ASS. BORSELLINO
Dopo attenta e qualificata discussione l’Assemblea ritiene di dovere far conoscere i punti maggiormente significativi e su cui si attende risposta dalle persone in indirizzo.
Acireale ha un Ospedale di primissimo piano nell’ASP di CT, vuoi per le molteplici professionalità presenti, vuoi per una struttura ancora accogliente, anche se necessita di attenta manutenzione e in qualche reparto di un radicale ammodernamento del casermaggio.
Ha però dei punti di criticità come il P S, sovraccaricato di ricoveri, anche per le difficoltà in cui versa oggi l’Ospedale di Giarre, da sempre inadeguato nei numeri di personale sanitario e nei posti di Astanteria.
Le difficoltà maggiori, per tutti i Reparti, sono però legate alla carenza di personale (infermieristico in particolare).
– Chiediamo perciò con forza che la pianta organica non venga ulteriormente depauperata e che i tanti infermieri che sono andati via, per trasferimento, per pensionamento, per lunghe malattie, le Suore Camilliane …, possano essere al più presto sostituiti.
E’ inaccettabile che un Ospedale, in salute come il nostro, chiuda prestazioni (DH in Medicina) o ridimensioni i Reparti ( 4 posti in meno in Medicina e 2 in Cardiologia) perché non si riesce a rendere pienamente operativo e funzionale l’organico dei Reparti.
Così non si risparmia, si aggiunge sofferenza a chi sta già male, e soprattutto ci si allontana, surrettiziamente, dalla soglia di 120 posti-letto considerata essenziale per la sopravvivenza di un buon Ospedale.
– L’assemblea chiede inoltre un reale abbattimento delle liste d’attesa per la diagnostica e per le prestazioni specialistiche.
– Infine, dato il momento di grave crisi in cui si trova l’intero paese, chiediamo un sostanziale ridimensionamento dei ticket sui farmaci e sulle altre prestazioni, siamo già al punto di non ritorno: la gente rinuncia a curarsi perché non ha più i soldi per farlo.