Fancity Acireale

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Alla vigilia delle elezioni amministrative spero tanto che il sindaco eletto sia o Roberto Barbagallo o Sebi Leonardi. Li conosco da tempo e li apprezzo entrambi per le loro qualità, per quanto esse possano essere o siano diverse o antitetiche. Credo che potrebbero dare, o l’uno o l’altro, una svolta determinante, un giro di boa che costituisca un movimento di inversione, di non continuità rispetto all’attuale amministrazione. E qui è da fare una precisazione. Io personalmente non ho nulla da rimproverare al sindaco uscente. E’ stato onesto, probo, attento. Ma è giunta l’ora di farsi da parte. MI è sembrato prigioniero nella e della struttura che lo ha espresso e sostenuto, i cui referenti politici, sia essi partiti o uomini, sono ormai privi di ogni credibilità politica. Cosa volete che possa ancora dire Forza Italia ad Acireale? Quali idee, quale progettualità, quale novità? Affidare ancora la nostra città ad espressioni legate all’impostazione berlusconiana della politica, sembra essere un suicidio collettivo. Come quando, nel 1994, poteva sembrare un suicidio confermare la fiducia ai ruderi della balena bianca (ed, allora, un giovanissimo emergente, qual era l’avvocato Garozzo, affermava di non volere con sé nessun “riciclato” della vecchia Dc: la qual cosa, senza cambiare una virgola, potrebbe oggi dirsi per lui, fatta salva la sua onestà umana, e per i suoi amici). Mi spiace tanto per l’ingegnere Di Re, di cui conosco le doti morali ed organizzative: ma ha sbagliato compagine. A meno che non abiuri i suoi ispirati mentori. Ci restano dunque i due suindicati candidati, che devono rappresentare una linea nettissima di rottura con il recentissimo passato. Farebbero bene, pur tra i distinguo delle loro impostazioni, richiamare sostanzialmente i punti di contatto e di convergenza dei loro programmi, di modo che, nella seconda fase della campagna elettorale, possano costituire un gruppo politico convergente ed aperto alla collaborazione. Spero tanto che le mie parole possano intese nel loro più genuino significato non solo da Leonardi e Barbagallo, ma da D’Agostino e Fausto Raciti, che in questo momento costituisce la novità più interessante del panorama politico acese.