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Si era già aperta la strada 5 anni fa, con alcuni esperimenti su particolari materiali, ma da ieri una ricerca (coordinata dall’Amherst College statunitense) pubblicata su Nature ha dimostrato che è stato creato per la prima volta artificialmente un solo polo magnetico.

In fisica dunque, come esistono le particelle dotate di carica elettrica – come protoni ed elettroni – è confermata l’esistenza di particelle con carica magnetica (i nord e sud della calamita) ‘separata’. Si pensava prima d’ora che non esistessero i monopoli magnetici. In natura i poli nord e sud magnetico vanno sempre di pari passo: Tagliare una barra magnetica (una calamita) a metà crea altri due magneti, ciascuno dei quali ha ancora due poli, piuttosto che la creazione di poli nord e sud separate su ogni mezzo.

L’esperimento ha individuato la traccia della presenza del ricercatissimo monopolo magnetico “sintetico” (ovvero ottenuto in laboratorio) manipolando un particolare composto detto “Condensato di Bose-Einstein” e osservandone gli effetti prodotti sullo spazio circostante. Hanno simulato come un elettrone si comporterebbe in prossimità di un monopolo magnetico utilizzando un gas di circa un milione di atomi di rubidio, raffreddato a meno di 100 miliardesimi di grado sopra lo zero assoluto. A quel punto gli atomi cominciano a perdere la loro identità individuali e diventare parte di uno stato quantico collettiva della materia noto come un condensato di Bose – Einstein.
Gli atomi nel condensato possiedono uno spin magnetico, l’equivalente quantistico di un minuscolo ago della bussola, e che risponde a campi magnetici applicati dall’esterno.

Ciò conferma le teorie del premio Nobel per la fisica, Paul Dirac, che teorizzò l’esistenza di queste particelle nel 1931.
Ma questo ritrovamento dà un’ulteriore prova della validità di alcune teorie moderne come quella delle stringhe.
Questa nuova scoperta cambierà le leggi della fisica e, a cascata, porterà a notevoli progressi tecnologici, come altre scoperte fondamentali prima di lei.