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Indici di vivibilità – Santa Maria la Scala senza autovetture e servizio navetta

bus-scala-copSanta Maria la Scala è certamente uno dei luoghi più belli della Sicilia. Con la poderosa e rigogliosa timpa alle spalle, con le casette sul lungomare, con la sua tipica costa lavica. Il borgo dei pescatori in estate, però, viene trasformato in un gande caos di autovetture che riempiono di pm 10 tutti gli spazi possibili. E, non contenti, ci sono anche quelli che vorrebbero ulteriori parcheggi dove prima sorgeva un lido, ovvero direttamente sulla spiaggia. Una vergogna totale se lo mettiamo in comparazione con tantissime città civili dove il servizio bus navetta di collegamento tra città e mare è un punto imprescindibile per ridare dignità agli antichi borghi marinari.

Ma ad Acireale il servizio pubblico sembra essere uno sconosciuto e si continua a far finta di non vedere che il trasporto privato ha invaso ogni angolo, deturpato ogni bellezza e non si comprende ancora che continuare a dare spazio alle automobili e al traffico veicolare in genere è solo il frutto avvelenato di una cultura che in Europa ha smesso di esistere da oltre due decenni.

Per chi sogna una città europea a vocazione turistica non può che esserci  una sola soluzione, il passo iniziale, ovvero una concezione sistemica che superi e boicotti il trasporto  privato a favore della mobilità pubblica non inquinante. Basterebbe buttare un’occhiata ad altre città italiane per capire quanto ritardo abbiamo accumulato e, tentare, di rimettersi in discussione con scelte di civiltà che possono anche apparire nell’immediato impopolari ma che sono, di fatto, le idee per costruire il futuro.