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domenica, Settembre 8, 2024
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La lezione viene “da chiazza”.

 

chiazza-3Nella crisi che viviamo ormai da anni tanti valori e conquiste sembrano perdute. Eravamo e siamo un popolo di emigranti ma diminuisce pericolosamente la tolleranza nei confronti di immigrati e rifugiati, l’Europa che ha versato sangue per duecento anni per guerre di confini e dittature, oggi, finalmente unita, sembra essere un problema e si urla al ritorno allo Stato/Nazione, la politica da nobile arte diventa sinonimo di ladrocinio e corruzione. In questa crisi di valori arriva la lezione “da chiazza”; la lezione popolare e autentica.

Andiamo ai fatti e ai loro simboli.

Per la festa di San Sebastiano di quest’anno le forze dell’ordine, in accordo con i devoti, hanno deciso di ridurre drasticamente il numero delle “corse” del fercolo. Motivi di sicurezza, motivi senz’altro importanti e dettati dal buon senso. Di fatto rappresenta, comunque, una misura restrittiva a cui si poteva rispondere in tanti modi. Si poteva rispondere facendo finta di accettare la proposta e poi fare come sempre, si poteva rispondere con l’obbedienza passiva. Invece si è risposto con una scelta davvero bella dal punto di vista simbolico.

Niente corse e la devozione diventa ancora più manifesta della corsa, il fercolo viene portato a spalla. Arriva alla “chiazza” di Acireale moltiplicando la devozione e facendo dimenticare la restrizione. Un gesto bello, sorprendente e simbolicamente interessante. La cultura popolare davanti ad un divieto che, in qualche modo lede la tradizione, risponde con una maggiore devozione e lascia interdetti e contenti tutti.

Se si restringono le libertà, se aumentano le limitazioni e le crisi di valori la risposta giusta è chiedere maggiore libertà con un “rilancio” da poker. Non possiamo dire usciamo dall’Europa ma vogliamo un’Europa migliore, Europa dei popoli. Non possiamo dire degli immigrati “ci rubano il lavoro” ma vogliamo lavoro per i giovani laureati e non italiani che sono tornati ad emigrare (sono di più i nuovi emigrati italiani che gli immigrati che approdano nelle nostre coste), non possiamo dire “sono tutti ladri” ma richiedere trasparenza e maggiore politica nel senso più nobile del termine.

La lezione di civiltà, come sempre, viene dal basso e, in questo caso, da “chiazza”.

(mAd)

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