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Sono circa 100 i morti da questa mattina in Ucraina, e 500 i feriti, secondo quanto ha detto il coordinatore dell’assistenza medica dei manifestanti citato dalla Cnn. intanto Si è concluso, sullo sfondo delle violenze che imperversano a Kiev, l’incontro fra il presidente ucraino Viktor Ianukovich e la troika Ue formato ministri degli Esteri di Germania, Francia e Polonia. I ministri, all’uscita, non hanno voluto fare dichiarazioni. Secondo fonti europee, restano per ora a Kiev, dove è atteso anche un mediatore russo. Con il crescendo delle violenze, la posizione del presidente diventa di ora in ora più delicata. Anche alla luce della presa di posizione della Nato:”Invito fortemente il governo ucraino ad astenersi da ulteriore violenza. Se i militari interverranno contro l’opposizione, i legami con la Nato saranno seriamente danneggiati”, ha detto durante la notte il segretario generale dell’Allenaza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen. Da parte sua, Washington ha già preso provvedimenti. L’amministrazione Usa ha deciso di porre 20 alti funzionari ucraini, ritenuti responsabili di aver svolto un ruolo nelle violenze degli ultimi giorni a Kiev, in una ‘lista nera’ di persone non gradite negli Stati Uniti, a cui non viene rilasciato il visto di ingresso, ha reso noto il Dipartimento di Stato, senza precisare i nomi delle persone interessate. Oggi era  intervenuto anche il presidente Ue Josè Manuel Barroso:”La cosa più immediata da fare è fermare subito la violenza” in Ucraina, perché “non si possono dimenticare le immagini di questi giorni e le tragiche morti” e “per questo” oggi si riunisce il consiglio esteri straordinario” per decidere sanzioni “contro i responsabili della violenza e l’uso eccessivo della forza” e “sono felice di vedere che c’è largo consenso su come trattare questa situazione”.