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Buonasera on. Nicola D’Agostino

Nicola D’Agostino Buonasera a tutti. Sono un po’ incasinato perchè siamo riuniti in commissione per l’approvazione del bilancio 2014. Perdonatemi delle pause.

Domanda posta da Davide Bella “Vicenda Acireale calcio e il suo abbandono improvviso dopo le elezioni. Posso credere che lei on. D’Agostino non sapeva nulla su tutti quei debiti visto che era in stretti rapporti con Pennisi?”

Nicola D’Agostino A Davide Bella posso rispondere semplicemente dicendo che ho provato a dare una mano d’aiuto alla squadra negli ultimi anni, pur non facendo parte della società. I soci hanno poi deciso di passare la mano. Quella decisione non era di mia competenza. Il fatto che sia finita male provoca a tutti dispiacere, compreso al sottoscritto che si era speso a favore.

Luigi Pennisi “Chiedo all’onorevole una sintesi di quanto svolto in questi anni di opposizione all’amministrazione Garozzo?
Quasi 7000 votanti alle primarie di C.A. Come si spiega questo exploit a fronte di una città allo sbando e di una distanza ormai abissale tra cittadino e istituzioni?”

Nicola D’Agostino Caro Luigi, come è normale per chi è minoranza e contrasta la maggioranza, abbiamo provato a mettere in rilievo il nostro modello di città e di sviluppo che è l’esatto opposto del vivere alla giornata dell’attuale amministrazione. Alcuni esempi? La necessità di avere un bilancio trasparente con la pulizia dei residui attivi inesigibili; la iniqua tassa sull’acqua che abbiamo scongiurato; la battaglia sul depuratore; la proposta di presentare i progetti per ristrutturare l’ex edificio scolastico di SM La Scala e il suo porto (finanziamenti poi arrivati); i vari finanziamenti per il dissesto idrogeologico; sul Carnevale abbiamo preteso l’azzeramento del Cda della Fondazione e proposto il circuito a pagamento; ci siamo schierati contro il disastro della ZTL e per una vera isola pedonale; abbiamo proposto di riportare la Fiera del sabato in centro; abbiamo chiesto lo stop all’edificazione; abbiamo bloccato con denuncia alla Procura lo scandalo della Perla Jonica. Sulle Terme ho fatto approvare la legge che consolida il percorso verso la privatizzazione della gestione, mantenendo alla proprietà della Regione il patrimonio immobiliare (in ossequio ad un Odg approvato in Consiglio e presentato da noi ed il Pd). Sono solo alcuni esempi, ma mi sembra si sia fatto tanto. Ovviamente nulla è frutto del caso: abbiamo sensibilizzato tutta la nostra classe dirigente affinchè venissero informati tanti cittadini chiedendo loro di utilizzare questa occasione unica di partecipazione. Ne approfitto per tornare al tema del clientelismo da molti utilizzato a sproposito: ma pensate davvero che si possa venire a votare a delle elezioni primarie avendo promesso qualcosa in cambio? Si tratta di una colossale sciocchezza! A parte che non è il nostro mestiere fare clientele, abbiamo tanti cittadini che ci stimano ed hanno condiviso il progetto. Sono venuti perchè ci credono, perchè glielo abbiamo spiegato, perchè hanno capito. Non sopporto chi pensa che la gente è stupida e la disprezza a tal punto.

Angelo Russo “Non crede che la sua “ingombrante” personalità, possa alla lunga indebolire il suo candidato Sindaco, rendendo vana l’ ottima e partecipata esperienza delle primarie?”

Nicola D’Agostino Intanto sono contento perchè Angelo Russo riconosce il successo dell’iniziativa. Però, voglio dire, perchè mai il progetto dovrebbe indebolire il candidato sindaco uscito vincente? Semmai Roberto ne esce più forte, più solido, più maturo: anzichè essere stato “investito” dall’alto della candidatura, è stato scelto dal basso. Tutti gli sfidanti, amici erano e amici sono rimasti; lealmente faranno parte della squadra di governo se vinceremo le vere elezioni. Insomma è stato un gioco di squadra che ha funzionato. Anche molto innovativo e diverso dalle primarie tipicamente americane o quelle che fa il PD: noi abbiamo prima condiviso un progetto ed un percorso e poi scelto il candidato più autorevole. Senza lasciare per strada nessuno. Qualcuno ci ha visto aspetti negativi, opinioni libere di essere espresse. Per noi si è trattato di un fenomeno nuovo, positivo per la città, per molti versi imitato, rivoluzionario culturalmente anche per noi. E che sta cambiando in meglio il modo di fare politica ad Acireale. Io ci vedo molti lati positivi, davvero pochi negativi… A parte degli errori commessi, che ci permettono di fare esperienza!

Antonio Tomarchio “Acqua “pubblica”: Ti sembra compatibile con le sensibilità del progetto civico di cui fai parte un sistema che renda gratuito un quantitativo di 30 litri giornalieri procapite di acqua? Ritieni possibile infine che a tutela del bacino idrico “pubblico” del territorio, e di pertinenza delle Terme Di Acireale, si pensi ad un sistema di azionariato diffuso che renda accessibile e democratico il controllo su questi 2 settori?”

Nicola D’Agostino In verità mi ricordo che Antonio aveva fatto tre domande. Cercherò di non eluderne nessuna. Alla prima (quella dei 30 litri pro capite) rispondo che mi piace molto, la considero fattibile e credo proprio che inseriremo la sua proposta nel nostro programma, limitando però tale benefit solo ai più bisognosi. Alla seconda domanda (quella del Cda Sogip con competenze) rispondo pure che ha pienamente ragione: basti pensare che il nostro candidato sindaco Barbagallo è un ingegnere idraulico! Alla terza domanda (patrimonio pozzi e bacino termale) mi permetto di rispondere con un’altra domanda: perchè complicarci la vita se il patrimonio è già tutto pubblico?

Salvo Raciti “Chiedo una netta presa di posizione in merito alla legge di riordino delle IPAB Siciliane e una risposta che da anni si aspetta sul riconoscimento delle quote sanitarie da versare alle IPAB , che da anni sono state disconosciute da parte di alcune ASP Siciliane.”

Nicola D’Agostino Caro Salvo, la legge di riordino è stata presentata da un assessore del mio partito. La stracondivido! Per quanto riguarda l’Oasi Cristo Re, a me non piace la demagogia e dunque non intendo fare capannelli attorno alla struttura per strappare facili consensi. Posso però dire che, come è mio costume in tutte le cose di cui mi occupo politicamente, stiamo lavorando in silenzio per organizzare un tavolo tecnico che rivisiti la tariffa troppo bassa, quanto meno raddoppiandola. La dott.ssa Bullara, dirigente swl dipartimento Famiglia, ha incontrato con me i vertici della tua Ipab recentemente e sarà pronta quanto prima con la proposta. Il contenzioso con l’Asp sai che ci ha visti perdenti al Tar, va tuttavia ridiscusso anche questo problema: è possibile che due strutture dello stesso corpo amministrativo si facciano ricorsi?

Antonio Seminara Quali sono le sue proposte, serie e articolate, per una ripresa economica della nostra citta’?

Nicola D’Agostino Acireale non è mai stata città a vocazione turistica. La prima cosa che dobbiamo chiederci è se vogliamo diventarlo e se sappiamo cosa questo comporta in termini di reale cambiamento dei nostri comportamenti e delle nostre abitudini.

Nicola D’Agostino Occorre dunque cominciare dall’offerta turistica che non abbiamo mai avuto: quella culturale (Tour delle chiese e del centro da organizzare con guide e fondazione del museo civico presso l’edificio dell’ex Gulli e Pennisi) e quella commerciale (isola pedonale dalla Villa Belvedere fino a San Sebastiano con parcheggi attrezzati ai tre punti della città e minibus circolare; Pescheria e via Davì come luogo caratteristico; quartiere Suffraggio da riqualificare a città della Cartapesta con botteghe, locali, pub,per lo shopping). Poi passare alla fruizione del mare e della Timpa. Funivia di collegamento con SM La Scala (da chiudere al traffico in estate con relativo badge di ingresso ai residenti dotato di posto macchina e parcheggio a monte con bus di collegamento), potenziamento dei porti di SM lA SCala, Capomulini e Stazzo; Treno panoramico lungo la timpa; Riadattamento a pista ciclabile e pedonale della vecchia galleria ferroviaria sotto la Timpa. Infine il rilancio del termalismo. Terme affidate ad un privato imprenditore di livello internazionale che le integri con la frazione di Santa Caterina (anch’essa da chiudere al traffico e trasformare in villaggio ideale di Italia): chi viene alle Terme alloggerebbe a Santa Caterina (sono tante le case disponibili), potrebbe avere a due passi lo stabilimento, la città e soprattutto la Gazzena e il Parco della Timpa (da mettere in fruizione).

Giovanni Trovato Preg.mo On. D’Agostino,  come giudica questo primo anno di legislatura Crocetta?

Nicola D’Agostino Ok. la taglio con il programma! Risponderei prima a Giovanni Trovato. Il primo anno di Crocetta non si può definire ancora soddisfacente: troppi nodi aperti, tante cose da fare, speriamo di riuscirci perchè i problemi sono tremendi…

 

Pietro Leonardi È pensabile in un futuro scenario politico e dopo le elezioni comunali di Acireale un suo possibile ingresso nel PD?

Nicola D’Agostino Mi pare che Pietro avesse posto due ordini di problemi. Uno più squisitamente politico. Rispondo ad entrambi. Vedi Pietro, la politica è una cosa seria e bella. Serve a fare scelte, non a vivacchiare o a precostituire carriere. Chi fa politica deve dare esempio di praticità, ma quando è chiamato ad amministrare deve avere le idee chiare ed una visione. poi può anche sbagaliare e sbgalia chi osa: quando si sbaglia quando e non si fa nulla siamo davanti al massimo dell’incompetnza! Andare nel PD? Non è nei miei pensieri, soprattutto quando gli esempi a noi vicini ce lo sconsigliano vivamente per eccessiva complessità di linguaggio e enorme formalismo… Ma il PD, è pur vero, non è più il PCI o il PDS, dovrebbe avere il coraggio di modernizzarsi fino in fondo. Non so se la strada intrapresa con la segreteria Renzi porta in questa direzione… Tuttavia rimane un grande esempio di partito organizzato e democratico. Le ultime primarie sono state storiche, perchè hanno impresso un cambiamento alla politica italiana impressionante. Speriamo bene.

Giovanni Garufi Vorrei chiedere all’Onorevole D’Agostino visto che da tanti anni fa politica se si ritiene soddisfatto dai suoi risultati. Come pensa di rilanciare una città come Acireale?

Nicola D’Agostino Caro Giovanni, in Consiglio ho fatto tanta opposizione e grande esperienza. Quando ho potuto ho dato il mio contributo. Per esempio, non condivido il fatto che si debba governare contro la minoranza. Se vinceremo, cambieremo questo modo antico di amministrare. Per il resto, mi sento soddisfatto perchè nei miei primi cinque anni in Assemblea Regionale ho avuto il privilegio raro di avere una legge votata e da me interamente voluta che sta producendo i suoi effetti nelle scuole siciliane (dove stiamo introducendo lo studio sistematico della storia, della letteratura e della lingua siciliana), così come ho contribuito a far arrivare ad Acireale decine di milioni di euro di finanziamenti regionali, molti con fondi europei.

Giuseppe Zanghi

In questi mesi sono emerse delle visioni comuni fra lei e Francesco Fichera, unico esponente del PD ad aver partecipato alle primarie di Cambiamo Acireale. Cosa accomuna due uomini con dei trascorsi così diversi? E cosa invece differenzia l’altra area (o le altre aree) del PD dalla sua visione, visto che lei li ha corteggiati fino all’ultimo?

Nicola D’Agostino Perchè pensate che io e Francesco abbiamo percorsi tanto diversi? Per esempio siamo molto amici da una vita e credo che la pensiamo allo stesso modo su tantissime cose. Abbiamo sperimentato la lealtà politica nell’unica volta in cui ci siamo incrociati in Consiglio nel 2003, e lui sa a cosa mi riferisco! Le affinità sono tante, soprattutto quelle legate alla voglia di cambiamento, avendo fatto opposizione per dieci anni anche se in partiti diversi. Quanto all’altra area, io non ho corteggiato nessuno: ho chiaramente ed esplicitamente invitato tutte le forze d’opposizione e tutti gli uomini e le donne che ad esse si sono sempre richiamate ad aderire al nostro progetto. Ha risposto Francesco Fichera, ha risposto Adele D’Anna, altri si sono fatti trovare impreparati. Troppo presi da alti e altri livelli della politica! Ma qui siamo ad Acireale e dovremmo pensare e ragionare con la nostra testa ed il nostro cuore, senza troppi calcoli. A me pare evidente che Cambiamo Acireale rappresenta la più grande forza politica di opposizione (e non c’era bisogno delle primarie per capirlo), al PD e ad altre forze, movimenti, gruppi, individui l’intelligenza di cogliere l’opportunità o, se volete, di non sprecare l’ennesima occasione.

L’Ostico Jacitano 1) Il suo rapporto con fancity e basato su odio/ amore o è semplicemente sadomasochismo? 2) Il suo feeling scoppiettante con Mad Acireale dove affonda le sue radici?

Nicola D’Agostino 1) Certamente odio/amore, infatti poi ci capiamo e facciamo subito pace. 2) Ci conosciamo da troppo tempo, avendo condiviso storie e percorsi affascinanti ed avvolgenti che rimangono per la vita. Posso dire che sappiamo parlare l’uno all’altro con estrema chiarezza e senza infingimenti. L’ultima polemica (durata un giorno e mezzo) è stata tutta “live”: era giusto non telefonarci, per rispetto a FanCity e alle nostre intelligenze. E c’è un’altra persona con la quale verrà il tempo dell’abbraccio e che considero ancora troppo amico.

Mad “Nicola D’Agostino lei è sempre stato particolarmente eletto dagli acesi, ma come spiega i suoi consensi (per le regionali) anche in città dove lei è “un perfetto sconosciuto”? Un giudizio politico su Raffaele Lombardo e se mi fa capire come mai l’UDC a livello nazionale è un partito pronta all’estinzione e, invece, ad Acireale al momento è il gruppo con più potenziali elettori. Infine l’UDC ad Acireale contiene al suo interno dei suoi competitor per le amministrative che senso ha tutto questo?”

Nicola D’Agostino Cominciamo dalla prima. Mi sembra strano essere definito un perfetto sconosciuto, d’altra parte 4000 voti nella lista del Mpa sono un miracolo, considerata la stima che si aveva per il mio ex partito già lo scorso anno.  Epperò, se ci fai caso, alle primarie sono venuti in 7000, dunque sicuramente 3000, certamente di più, di quegli “amici”, non mi hanno votato! A dimostrazione che il consenso, dalle mie parti, è liberissimo e non è esclusivo.  Raffaele Lombardo ha rappresentato un decennio di importante politica in Sicilia: il Mpa è stata una grande intuizione. Purtroppo sprecata per mancanza di coraggio di osare. Mancanza di democrazia interna, di dibattito vero, gestione tutta incentrata sul potere: non poteva che finire male.  L’Udc ha avuto una scoppola alle nazionali come partito, ma un successo come coalizione: se ci pensate il 10% dell’area Monti (oggi ormai inesistente) sono tutti voti riconducibili all’Udc (che alle ultime politiche era andato intorno al 5%). Gli elettori, tuttavia, hanno giustamente preferito votare l’originale e non la fotocopia della proposta politica. Ma quel segmento di voto d’opinione è ancora tutto lì: certo ora le cose sono molto cambiate (Berlusconi in galera, Renzi segretario Pd, Alfano leader del Ncd). L’Udc deve provare a fare di più e di meglio. Secondo me riunendo tutte le forze moderate e ricostruendo il partito popolare.

 

Francesco Musmeci Non crede Nicola D’Agostino che per far incontrare e maturare convergenze reali (di conoscenza e confronto), sarebbe stato meglio non praticare (promossa o subíta, poco importa) solo la modalitá “pour-parler e accordi fra deputati”, ma lasciare (e promuovere, finanche) incontri fra le parti, con fiducia totale sulla centralitá della proposta politica “civica” – appunto – oltre i partiti, oltre le “gerarchie”? Spero si intenda bene la domanda.

Nicola D’Agostino Ciao Francesco. Guarda che io non volevo proprio riprendere la modalità delle gerarchie politiche. Ed infatti sono stati solo pour parler, ma molti ci hanno romanzato sopra… Per quanto mi riguarda, una interlocuzione fra i vertici del Pd ed i componenti del Comitato di CA c’è stato, ma era come parlare fra sordi. Ci si chiedeva o di parlare con tizio o con caio, poi ovviamnte che non si dovevano fare le primarie, infine che i candidati non erano all’altezza… Insomma, io credo che la democrazia sia un valore e si misuri anche con i voti.

Fabio Greco Italia Buon pomeriggio, Nicola. A proposito di Ncd, puoi oggi assicurare che non ti ritroveremo da quelle parti in futuro? Perché’ c’e’ un D’Agostino che si allea con Catanoso ad Acicatena, uno che elegge il sindaco del Pd ad Aci S. Antonio, e uno che fa tutto da se, ad Acireale? Cosa li accomuna?

Nicola D’Agostino Ciao Fabio. Guarda io oggi non escludo nulla. Ho detto che sarei interessato alla nascita di un Partito Popolare (dove immagino possa confluire il Ncd e anche FI deberlusconizzata: in fondo gli elettori moderati e liberati da vent’anni di cazzate), ma non disdegno neppure di osservare le evoluzioni del PD. Mi ritengo comunque un uomo libero di agire (perlomeno nel mio territorio) secondo le vere esigenze della comunità. Ad Acicatena ho scelto Maesano e credo di essere stato determinante per la vittoria, ad Aci Sant’Antonio ho creduto che Caruso poteva essere la persona giusta e, credo, di essere stato determinante anche in questa vittoria. A Giarre ho preferito Robertino Bonaccorso a Salvo Andò (ho sbagliato?), come a Valverde D’Agata. Scelte libere. Come libera è la scelta ad Acireale, ma aperta coerentemente alle forze di opposizione (dunque al PD e affini).

 

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