Fancity Acireale

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Battete! Battete! Tamburi! – Soffiate! Trombe! Soffiate!
Attraverso le finestre – attraverso le porte – esplode come una forza spietata,
nella chiesa solenne, e disperde la congregazione,
nella scuola in cui lo studente sta studiando,
non lascia in pace lo sposo – nessuna felicità egli deve avere ora con la sua sposa,
né al pacifico agricoltore alcuna pace, arando il suo campo o raccogliendo il suo grano,
così feroci ronzate e pestate tamburi – così acute soffiate o trombe.

Battete! Battete! Tamburi! – Soffiate! Trombe! Soffiate!
Sopra il traffico delle città – oltre il rombo delle ruote per le strade;
Ci sono letti preparati per chi vuole dormire di notte nelle case? nessuno deve dormire in quei letti,
Nessun negoziante negozia da giorni – nessun intermediario o speculatore, dovrebbero continuare?
Dovrebbero parlare i chiacchieroni? Dovrebbero cantare i cantanti?
Si dovrebbe alzare in piedi l’avvocato in tribunale per illustrare il suo caso davanti al giudice?
Quindi sbattete più veloci, più forti tamburi – voi trombe colpite selvagge.

Battete! Battete! Tamburi! – Soffiate! Trombe! Soffiate!
Non fate trattative – non fermatevi per alcuna rimostranza,
non fate caso al timido – non fate caso al piagnucolone o a quello che prega,
non fate caso al vecchio che implora il giovane,
non lasciate che la voce del bambino si senta, né le suppliche della madre,
fate anche dei trespoli per scuotere i morti dove giacciono in attesa dei carri funebri,
così forte date pugni o terribili tamburi – così forte soffiate trombe.

 

(traduzione: Roberta Spartà)