Prendetevi la responsabilità e l’onere di interpretare i bisogni, le ambizioni e le richieste di quella parte di elettorato progressista acese che pretende uno scatto d’identità e una possibilità di scelta.
Prendetevi la briga di lasciare da parte i vostri narcisismi, personalismi, beghe e rancori per offrire ai progressisti acesi una proposta condivisa e che promuova partecipazione e condivisione.
Prendetevi il giusto tempo per riflettere. Riflettete sull’impatto negativo che una scelta arbitraria dettata da pochi “delegati” può avere tra gli elettori, i simpatizzanti, i cittadini acesi.
Prendetevi la voglia di partecipare, di rischiare, di provare a credere in un reale cambiamento senza anteporre le vostre squallide beghe da zitelle inacidite.
Prendetevi con ironia, con slancio, con passione, con motivazione e spendete la capacità di saper interpretare le necessità di una città in ginocchio.
Prendetevi sul serio e provate a mettere in campo le idee progressiste senza andare ad elemosinare confluenze stantie, inutili, dannose, demenziali e perdenti.
Prendetevi l’onore e l’onere delle decisioni e decidete bene. Ogni azione arbitraria avrà come conseguenza la sonora sconfitta e l’onta di vergogna che si alzerà dai vostri stessi elettori.
PD, Megafono, Acireale Bene Comune in dieci non si decide per conto di un’importante fascia di elettorato progressista, in dieci si deve, immancabilmente, dare la parola ai sostenitori ed elettori con consultazioni primarie.
Quelli senza patronati, quelli senza “l’amico ca ci metti a bona parola”. Quelli che credono ancora in una città pulita senza parcellizzazione e lottizzazione di potere e sottopotere. Quelli che perdono le elezioni e non perdono la faccia e la dingità. L’elettorato progressista quello sognatore che la prende sempre nel c…o.
Quella fascia di elettorato acese che non vuole morire democristiana attende risposte.