Piero Maroncelli , nativo di Forlì ( città dello Stato Pontificio) fu musicista e patriota del risorgimento italiano. Da giovanissimo fu inscritto alla Carboneria, venne arrestato nel 1817 e dopo aver scontato una breve condanna si trasferì a Milano dove trovò lavoro presso la società musicale “Ricordi”.
Durante i moti napoletani del 1920 incontrò Silvio Pellico responsabile della rivista “Il Conciliatore” e affiliato ad una setta segreta. Maroncelli venne arrestato il 06 ottobre del 1820 e a causa del ritrovamento, da parte della polizia austriaca, di lettere in cui, tra l’altro, comprometteva pure Silvio Pellico che venne, quindi, arrestato il successivo 13 ottobre. Pellico e Maroncelli furono portati nelle carceri di Venezia e il 21 febbraio del 1821 subirono la sentenza di condanna a morte, tramutata successivamente a 20 anni di carcere per Maroncelli e 15 anni per Pellico, pena da scontare nella famigerata fortezza dello Spielberg presso Brno in Moravia.
Le vicende della prigionia di Piero Maroncelli ci giungono grazie alla pubblicazione “Le mie prigioni” scritte dal Pellico. Durante la dura prigionia subì pure l’amputazione della gamba a causa di un cancro. I due patrioti verranno posti in libertà, anticipatamente, nel 1830 dopo 10 anni di carcere duro. Maroncelli emigrò a New York dove morirà nel 1846.
Nel 1886 i suoi resti mortali furono riportati a Forlì e tumulati nel Cimitero Monumentale cittadino.
Foto di copertina il trasferimento di Maroncelli e Pellico da Venezia verso la Moravia
(Seby Pittera)
